
Un incendio ritenuto doloso ha distrutto nella notte l’automobile in uso all’addetta stampa del sindaco di Pescara. La macchina era parcheggiata fuori casa, nel recinto dell’abitazione della donna.
Dopo aver sentito uno scoppio, la donna si è affacciata e ha visto la parte posteriore del mezzo a fuoco. Si tratta di una Renault Modus a benzina e all’interno c’era una macchina fotografica. Non sono state raggiunte dalle fiamme le altre due auto parcheggiate nello stesso recinto.
La donna non ha visto nessuno in quegli istanti, ma in casa ci sono delle telecamere. Sul posto, subito dopo il fatto, sono intervenuti la squadra volante e i vigili del fuoco, poi anche la scientifica. Si ritiene che potrebbe essere stata utilizzata della benzina.
Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Agi, non si tratterebbe del primo incendio subito dalla famiglia della donna. A ottobre il marito dell’addetta stampa sarebbe stato vittima di due attentati, in qualità di presidente della associazione No Rifiuti, a Spoltore. In quella occasione sarebbero andati a fuoco il portone della sede di questo comitato ambientalista e una parte del museo allestito in quegli spazi, dove si trovava un antico carro che è stato raggiunto dalle fiamme, come riferito in quella occasione.
Stamani l’addetta stampa del sindaco ha riferito di non sapere chi possa aver incendiato la sua auto e di non sapere se quanto accaduto possa avere un collegamento con l’attività che porta avanti in Comune e quindi con il sindaco Luigi Albore Mascia.
«Sconcerto, preoccupazione e condanna» sono stati espressi, in una nota, dall’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo e dal sindacato dei giornalisti abruzzesi, «per il vile attentato incendiario». «Il livello di intimidazione raggiunto con l’attentato contro la collega – sottolineano Odg e Sda – non ha precedenti in Abruzzo e rappresenta una deriva inaccettabile per l’intera società regionale».
Ordine dei giornalisti e sindacato dei giornalisti, pertanto, «rivolgono un appello alle forze dell’ordine affinchè si faccia piena e immediata luce sul gravissimo episodio e si stringono alla collega facendole sentire la piena e incondizionata solidarietà di tutti i giornalisti abruzzesi».