Asl1, due nuovi ambulatori per la lotta all’Ictus

31 gennaio 2014 | 12:58
Share0
Asl1, due nuovi ambulatori per la lotta all’Ictus

Prevenzione di ictus cerebrali ed emicranie: la ASL 1 ha aperto, nel dicembre 2013, due ambulatori ad Avezzano e Sulmona: due ‘costole’ del Centro regionale di riferimento per malattie cerebrovascolari e per cefalee, diretto dal professor Antonio Carolei, crocevia di utenti di altre aree abruzzesi (in particolare dal teramano) e di Regioni limitrofe (soprattutto il Lazio).

La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila alza così l’asticella dell’assistenza e della prevenzione con due nuovi ambulatori che si aggiungono alla ordinaria attività di Neurologia svolta da anni in ospedale.

L’azienda sanitaria, con il prezioso aiuto dei medici di famiglia e degli specialisti, intende contribuire – soprattutto con la prevenzione – a ridurre queste malattie di largo impatto sulla comunità. Si tratta di patologie caratterizzate da costi sanitari e sociali elevati e – segnatamente alle patologie cerebrovascolari – legate anche al progressivo invecchiamento della popolazione residente.

All’ospedale di Avezzano, per la cronaca, si registrano circa 400 ricoveri l’anno per ictus cerebrali (cifra superiore, sia pure di poco, alla media nazionale) e si pratica la trombolisi (un complesso trattamento che serve a sciogliere il grumo che si forma nell’arteria): nel corso del 2013 ne sono state effettuate 15 nella Stroke unit di Neurologia di Avezzano.

Una prestazione, quella della trombolisi, che è il frutto di un lavoro svolto in sinergia tra il team dei neurologi, Berardino Orlandi e Federica De Santis, l’èquipe di Geriatria, Medicina, Chirurgia vascolare, Radiologia, Angiologia, Pronto Soccorso e 118.

Anche all’ospedale di Sulmona, in cui, come ad Avezzano, è stato attivato da poco il nuovo ambulatorio per cefalee e malattie cerebrovascolari, da anni la Neurologia registra numeri significativi: 4.000 visite (con pazienti anche dal chietino e dal Molise) e oltre 800 elettroencefalogrammi l’anno.

L’attività ambulatoriale viene svolta, oltreché dal dottor Amleto Gabriele, dallo stesso professor Carolei, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurologia di Sulmona-Avezzano, a direzione universitaria, che comprende anche la stroke-Unit dell’ospedale di Avezzano.

In questa fase iniziale la specifica attività ambulatoriale, su cefalee e malattie cerebrovascolari, si svolgerà un giorno a settimana: il giovedì all’ospedale di Sulmona e il venerdì in quello di Avezzano, dalle ore 10.00 alle 13.00. Per usufruire delle prestazioni occorre l’impegnativa del medico di famiglia o dello specialista e la prenotazione al Cup.

L’ictus cerebrale rappresenta la seconda causa di morte, a livello mondiale, e la terza nei paesi industrializzati, dopo le malattie cardiovascolari ed i tumori. I dati ufficiali sul numero complessivo di primi ictus cerebrali nella Provincia dell’Aquila risalgono al periodo 1994-1998, ma danno l’idea dell’impatto sulla popolazione residente.

Nell’arco di tempo considerato vi sono stati 4.353 casi di primo ictus cerebrale (2.409 uomini e 2.304 donne, età media oltre 74 anni). Al primo posto, tra le cause, l’ischemia cerebrale riscontrata in più dell’80% dei casi, seguita dall’emorragia cerebrale (15% dei casi) e dalle emorragie sub aracnoidee (in parole semplici, un sanguinamento nell’area tra membrane del cervello: 5% dei casi).

Il tasso annuo di incidenza di primo ictus cerebrale, riferito al periodo 1994-1998, è risultato particolarmente elevato anche in rapporto alla considerevole percentuale di soggetti al di sopra dei 65 anni residenti nella provincia (21% circa). Un nuovo studio di incidenza è in corso dal 2011.

Le cefalee, invece, sono una patologia frequente, in taluni casi invalidante, ed influenzano negativamente la qualità della vita accompagnandosi a costi sanitari molto alti quando tendono alla cronicizzazione.

In Italia ci sono circa 6 milioni di soggetti affetti da emicrania e le donne ne sono colpite, in percentuale, tre volte più degli uomini. «L’apertura dei due ambulatori, ad Avezzano e Sulmona – afferma il professor Carolei – ha come obiettivo soprattutto la prevenzione e quindi la riduzione dei casi di malattia e dei costi sanitari e sociali. Sarà molto importante il ruolo dei medici di famiglia e degli specialisti con cui intendiamo lavorare in uno spirito di reciproca collaborazione. In questa prima fase ci auguriamo di poter effettuare correntemente oltre 10 visite al giorno».