
«L’Aquila in questi anni si sta muovendo verso una realtà diversa rispetto alla sua storia, così come tradizionalmente è stata nel passato. Oggi giorno, sempre di più, notiamo come persone, e intere famiglie di etnie e culture diverse tra loro, studiano, lavorano, e vivano in questo città. Oggi nella scuola ci troviamo spesso a fare i conti con classi eterogenee, dove alunni italiani e alunni stranieri coesistono in un contesto multiculturale.
La scuola non è più solo un centro di formazione culturale e di trasmissione del sapere, come lo era in passato. Con l’avvento della globalizzazione, e con i massicci flussi migratori in Italia di intere famiglie che si stabiliscono nel nostro Paese, la prerogativa è quella di dover dare un’impronta interculturale alla scuola contemporanea». Il consigliere straniero dell’Aquila, Gamal, Bouchaib, così si è espresso in merito ad una problematica pressante e
«E’ a fronte di ciò – continua Gamal – che ho presentato un ordine del giorno sull’integrazione nelle nostre scuole cittadine. L’insegnamento interculturale, o approccio interculturale all’educazione, è qualcosa che lega, e tiene insieme, materie quali: la storia e la geografia, le lingue straniere, lo studio della religione dalla lingua del paese in cui si vive e si studia. In alcuni paesi, l’approccio interculturale è incluso anche in corsi che sono inerenti alla conoscenza e alla comprensione della società, come l’educazione civica, la sociologia, l’etica. In tal modo si collocano così le questioni interculturali che sono fra le preoccupazioni maggiori dell’educazione alla cittadinanza.
La crisi d’identità, che i giovani oggi vivono, e per la quale sono portati a stare spesso male e a convivere con un malessere costante definito “disagio giovanile”, è dovuto alla incomunicabilità che c’è tra persone che la pensano in modo diverso, e il non comunicare, non confrontarsi, genera divisione e malessere sociale».
Continua il consigliere: «Chiedo al consiglio comunale e alla giunta di porre maggiore attenzione e sensibilità sul tema dell’integrazione reciproca nella stesura delle offerte formative attraverso l’attivazione di attività extracurricolari e laboratori che favoriscono l’inserimento degli studenti e l’aggiornamento degli insegnanti. Questo nuovo tipo di fare scuola; aprendosi alla diversità culturale, diventando nazioni sempre più multilingue e multiculturale, e integrando modi di vivere e di pensare diversi dai nostri, apre la mente e da la possibilità di guardare alla realtà con occhi diversi».