
«Ho chiesto e ottenuto di poter chiarire la mia posizione davanti ai magistrati inquirenti per la vicenda “rimborsopoli”. Sono stata ascoltata e credo di aver fugato i dubbi sulla mia posizione». Lo ha detto Nicoletta Verì, presidente della V commissione Affari Sociali e Tutela della Salute della Regione Abruzzo.
«Sentivo la necessità fisica – aggiunge Verì – per rispetto alla mia storia e ai miei elettori, di far chiarezza da subito su quanto accaduto. L’incontro che ho sostenuto mi ha permesso di trovare conferme alla mia fiducia nell’operato dei magistrati».
«Purtroppo – sottolinea con una punta di amarezza Verì – l’avviso di garanzia viene recepito come una condanna “in fieri” e non come un atto dovuto per poter indagare sull’azione di un individuo. Conto, però, di uscire presto e a testa alta da questa situazione».