‘Sei Marsicano se’ la Marsica sfotte L’Aquila

1 febbraio 2014 | 17:36
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‘Sei Marsicano se’ la Marsica sfotte L’Aquila

di Gioia Chiostri

[i]Sei marsicano se…[/i] l’orgoglio di far parte del Fucino e dintorni.

I [i]cugini marsicani[/i] hanno pubblicato qualche giorno fa sulla pagina del loro gruppo ‘Sei marsicano se…’ una foto che voleva sbeffeggiare i loro ‘[i]cugini aquilani[/i]’, appunto, ma che ha suscitato tante polemiche e ha dato il la alla creazione del nuovo gruppo ‘Sei aquilano se…’ che in pochissimi giorni ha superato i 7000 membri. IlCapoluogo ha intervistato l’ideatore del gruppo marsicano, tagliacozzano DOC, e autore della foto-sfottò.

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Molti Marsicani lo hanno bombardato di ‘mi piace’ dal primo giorno nel lontano 2012.
Tutti i marsicani lo leggono.
Tutti i Marsicani lo vogliono.
E’ il gruppo Facebook di chiara appartenenza territoriale, che se ne frega della globalizzazione e tiene per le corna il toro del localismo. Si parla di ‘Sei Marsicano se…’, la community virtuale che spopola sul [i]Grande Fratello blu[/i].

Entrando nel gruppo, dopo aver chiesto l’amicizia, ciò che cattura è il grande affetto di una famiglia, ovviamente virtuale, che si è ritrovata sul web dopo tanti anni (e chilometri) di lontananza. La community, si legge, è nata nel maggio del 2012 ma, a detta di alcuni, è sempre esistita nei cuori, come una sorta di leggenda metropolitana. Serviva solo qualcuno che la esternasse e ne facesse una pagina on line da consultare quotidianamente. In fondo, la marsicanità, non è una qualcosa che si acquista, ma è un chiaro segno di appartenenza senzatempo.

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E proprio questa sfumatura di colore, insita nel DNA di molta gente abruzzese, ha deciso di esplodere sul social network, rivendicando tutto ciò che è marsicano, come un diritto di cittadinanza acquisita. Ogni frase è un ricordo per chi nella Marsica ci ha lasciato il cuore. Ogni battuta sagace di spirito, un tuffo nella propria infanzia.
Ma esploriamo più da vicino i contorni di questo vero e proprio fenomeno dell’entroterra.

Perché un gruppo sull’appartenenza alla Marsica? Da dove nasce l’idea?

«L’idea di fondo, in realtà, non è la mia. Esisteva già un simil gruppo su Facebook sempre di ‘orgoglio marsicano’, che però non veniva seguito dai loro amministratori. Da loro ho preso spunto per creare una nuova pagina dedicata esclusivamente ai marsicani».

Qual è lo scopo?

«Principalmente è quello di radunare ‘tutti’ i marsicani attraverso detti, frasi celebri e personaggi famosi della nostra amata terra in un’unica interfaccia. In secondo luogo, sicuramente, l’arrivare anche ai molti marsicani sparsi in giro per il mondo e farli sentire sempre a casa, nonostante i centinaia di chilometri che li dividono dalla loro terra d’origine».

Parliamo delle immagini. Ce n’è una che ha fatto ‘particolare’ scalpore nella città aquilana. Una spiegazione in merito? «Sì ha fatto scalpore e mi dispiace molto. L’immagine che tanto ha fatto ‘arrabbiare’ gli aquilani, mea culpa, l’ho creata io, ma per puro divertimento e assoluta ironia. Non era mia intenzione offendere gli amici aquilani, ma è stato semplicemente un modo come un altro per ‘[i]sbeffeggiarli[/i]’ vista la storica rivalità che esiste tra il capoluogo e la nostra sub regione. Insomma, uno sfottò come un altro. Mi dispiace che se la siano presa, e dispiace ancora di più che abbiano ricollegato l’immagine al terremoto del 6 aprile».

La marsicanità in tre concetti. «Popolo che non si arrende mai, indomabile, come tra l’altro annuncia anche la stessa etimologia della parola ‘Marsi’. Popolo capace di tutto pur di difendere i propri valori e la propria terra. Posso poi affermare con orgoglio che i marsicani sono molto legati alle loro origini e alla loro cultura».

Quanti iscritti avete? «Ad oggi siamo più di 4200 Marsi ma contiamo di arrivare ben oltre a livello di tesserati virtuali. Mi fa molto piacere, inoltre, ricevere commenti positivi dal popolo marsicano, da parte di coloro che seguono giornalmente la pagina. Sono tutti pieni di affetto ed esortano a continuare. Purtroppo mi sono arrivate anche parecchie offese dopo il celebre post su l’Aquila».

Cos’è che, secondo te, rende la Marsica così amata?
Rispondo con una sola parola: l’ospitalità».

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