Inchiesta ‘Ecosfera’: assolto Luciano D’Alfonso

3 febbraio 2014 | 14:46
Share0
Inchiesta ‘Ecosfera’: assolto Luciano D’Alfonso

L’ex sindaco di Pescara, Luciano D’Alfonso, è stato assolto, nel processo con rito abbreviato, per la vicenda che lo riguarda nell’ambito dell’inchiesta Ecosfera che nel 2011 portò ad arresti e denunce.

Il pm dell’Aquila, Antonietta Picardi, aveva chiesto la condanna di D’Alfonso a 3 anni e 5 mesi. Il giudice Italo Radoccia, dopo 20 minuti di camera di consiglio, lo ha assolto con formula piena perché il fatto non sussiste.

L’assoluzione potrebbe dare il via libera definitivo alla candidatura di D’Alfonso nelle primarie del centrosinistra in Abruzzo per le regionali di maggio.

L’inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila denominata “Caligola” riguarda presunte assunzioni clientelari e presunti appalti pilotati nella Regione Abruzzo nell’ambito del progetto comunitario Adriatico Ipa, che portò a sette arresti quasi 2 anni fa. È stata fissata al prossimo 17 marzo l’udienza preliminare per gli altri indagati.

D’ALFONSO, INIZIA LA RINASCITA – Quasi non trattiene l’emozione l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso quando gli viene comunicata la sentenza di assoluzione con formula piena per le vicende di Ecosfera. L’esponente del Pd incassa la seconda assoluzione in dieci mesi e spiega che «sono contento e soddisfatto, sembra che davanti a me ci sia la rinascita totale con un recupero di energia e forza fisica. Da domani mi vedrete ovunque in Abruzzo ad ascoltare, proporre e parlare con la gente».

«Qualora dovessi vincere le elezioni – aggiunge – nei primi 90 giorni doteremo l’Abruzzo di una legge regionale obiettivo con tre priorità assolute: riqualificazione dei fiumi e nuova captazione dell’acqua; strumenti per una alleanza regionale con gli imprenditori; rivoluzione nei trasporti». L’ex sindaco di Pescara scalpita e vuole tornare il prima possibile nell’agone politico e ripete che «l’Abruzzo che ho in mente deve ripartire dalla montagna, dai piccoli Comuni e dalla tutela del territorio – prosegue D’Alfonso – ma dobbiamo permettere alle imprese di lavorare e alla gente di curarsi, studiare e muoversi sul territorio. La mobilità – conclude – è una emergenza regionale».

VERSO LE PRIMARIE – L’assoluzione con formula piena nella vicenda Ecosfera rilancia, dunque, il ruolo di candidato del centrosinistra in Abruzzo per Luciano D’Alfonso. «Battere il centrodestra? Prima di tutto bisogna battere i problemi dell’Abruzzo e in maniera laica dico che accetterò ogni contributo, anche dal centrodestra. Per la prima volta in Abruzzo, se vincerà il centrosinistra, porteremo in campo un concetto di ‘regionalismo’, una attenzione alla bellezza che Dio ci ha dato in questa regione. Per fare questo dovremo ‘facilitare’ un’intera regione, rendere a imprese e persone la vita più facile. Qualora dovessi essere eletto prometto che nessuno sarà lasciato solo».

D’Alfonso lavora da tempo alla campagna elettorale, non si

contano più gli incontri tra pubblici e privati cui ha dato vita e quando gli si chiede delle strategie future risponde che «il centrosinistra sarà un’alleanza tra liste e movimenti, partiti, ma soprattutto con i territori protagonisti. Si candideranno molti amministratori locali con l’obiettivo proprio di riportare al centro dell’attenzione gli interessi locali», conclude D’Alfonso.

La vittoria processuale di D’Alfonso arriva il giorno prima

degli interrogatori in Procura, a Pescara, su presunti falsi rimborsi, dell’attuale presidente della Regione, Gianni Chiodi candidato di Forza Italia per le regionali del prossimo 25 maggio, del presidente del Consiglio regionale Nazario Pagano e di alcuni assessori, nell’ambito dell’inchiesta che vede indagate 25 persone.