Proroga caccia al colombaccio, il Wwf insorge

3 febbraio 2014 | 17:01
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Proroga caccia al colombaccio, il Wwf insorge

La Giunta regionale abruzzese ha approvato «una delibera che estende la caccia alla specie colombaccio fino al 10 febbraio prossimo nei territori di Teramo, Pescara e Chieti. La proroga è stata concessa su richiesta delle tre Province coinvolte, che evidentemente in questo periodo non hanno altro di meglio da fare che occuparsi di prolungare gli abbattimenti della fauna selvatica». A denunciarlo, attraverso una nota, sono i portavoce del Wwf Abruzzo.

«Permettere ai cacciatori di esercitare il proprio hobby anche a febbraio, seppur con le limitazioni previste – sottolinea il presidente del Wwf Abruzzo Luciano Di Tizio – è una offesa per la maggior parte dei cittadini abruzzesi che vendono ancora una volta la fauna selvatica, patrimonio indisponibile dello Stato e quindi della collettività, concessa indebitamente a una categoria di soggetti armati. L’allungamento della stagione di caccia è dannoso per la tutela della fauna selvatica tutta, non solo per l’abbattimento della specie consentita. L’auspicio è che la vigilanza sia intensificata per impedire che la proroga sul colombaccio si trasformi in una mattanza generalizzata. Si dovrà muovere in particolare la polizia provinciale dei tre territori coinvolti: in questo caso non vale l’abituale motivazione della carenza di personale. Le Province, così pronte ad accontentare i cacciatori, devono esserlo altrettanto nel garantire che la proroga, secondo noi comunque dannosa, avvenga nel pieno rispetto delle normative in vigore. Senza questa garanzia non avrebbero dovuto chiedere l’estensione, come saggiamente ha fatto la Provincia dell’Aquila, e la Regione non avrebbe dovuto concederla».