
di Antonella Calcagni
Il gestore dello Scalo dei Parchi chiama a raccolta la città. Da domani, e seguendo un calendario già stabilito, la Xpress con il direttore marketing, Ignazio Chiaramonte, incontrerà le istituzioni presso lo scalo dei Parchi, poi toccherà alle categorie produttive, il 7 febbraio. Ancora: incontri anche il 12 e il 19 febbraio con le associazioni e con il mondo imprenditoriale «al fine di spiegare quali sono le potenzialità dello scalo – ha spiegato l’amministratore unico della Xpress, Giuseppe Musarella – a 360 gradi. Solo dopo questi faccia a faccia, promossi dall’amministrazione comunale, saremo in grado di comprendere la domanda e i bisogni del territorio. A quel punto potremo pensare di mettere in vendita i biglietti per una o più località».
Musarella non svela quale sarà la compagnia che effettuerà il volo di linea, «anche perché stiamo ancora valutando – aggiunge – Gli scenari e i possibili sviluppi saranno delineati dopo gli incontri. Porteremo sul tavolo anche alcune quotazioni».
È ovvio che il gestore spera di poter piazzare biglietti sicuri, tuttavia c’è da chiedersi come mai la Xpress non abbia effettuato uno studio della domanda dell’utenza prima di rispondere alla gara di appalto per la gestione dello scalo.
Parallelamente, Musarella terrà in piedi sempre l’opzione o offerta complementare dei voli charter con la Skybridge che potrebbe per il momento soddisfare anche i bisogni di [i]pool[/i] di uomini d’affari che fanno rotta sull’Aquila.
Musarella appare sereno, non sembra avere ansia per il decollo dello scalo e smentisce sul nascere anche i [i]rumours[/i] di una possibile inchiesta della Procura sullo Scalo aquilano. «Sono sereno non c’è nessuna inchiesta che riguardi l’attuale gestione dello scalo. Non abbiamo avuto alcuna attenzione da parte della Magistratura».
Più agguerrito appare, invece, in relazione alla storiaccia del bando regionale Lavorare in Abruzzo 3. Nel frattempo i 65 assunti dello scalo, selezionati in seguito al bando, sono diventati 35. Lo svela lo stesso Musarella, spiegando che alcuni non hanno superato il periodo di prova, mentre altri si sono licenziati. «Il bando è tuttora bloccato – spiega il gestore – Nessuna delle 74 aziende, per quanto ne sappia, ha ricevuto i soldi. Abbiamo replicato alla comunicazione della Regione spiegando le nostre ragioni. Valuteremo se sarà il caso di ricorrere al Tar. Ci dispiace però perché in questo modo bloccheremmo i fondi a 74 aziende. Verificheremo se sarà il caso di fare un passo indietro».