LifeHand2: la tecnologia prende vita

5 febbraio 2014 | 20:08
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LifeHand2: la tecnologia prende vita

Funziona, ed è stata testata in Italia, la prima mano artificiale ‘sensibile’, in grado cioè di ‘percepire’ gli oggetti con una sensazione analoga al tatto.

La protesi è stata sperimentata su un paziente danese amputato della mano sinistra. Il risultato è frutto di un progetto che vede l’Italia in prima linea: ci hanno lavorato Università Cattolica di Roma, Università Campus Bio-Medico di Roma, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e IRCSS San Raffaele di Roma. I risultati sono pubblicati su Science Translational Medicine.

La mano bionica ‘sensibile’ si è rivelata in grado di trasmettere sensazioni tattili al cervello del paziente, permettendogli di manipolare oggetti con la giusta forza e facendogli percepire la forma e la consistenza (morbidezza o durezza) degli oggetti stessi.

La mano bionica, denominata [i]LifeHand2[/i], è frutto di un progetto internazionale che vede l’Italia in prima linea. Fanno parte del gruppo di ricerca anche l’Ecole Polytechnique di Losanna e l’Istituto IMTEK dell’Università di Friburgo.

Finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero della Salute italiano, LifeHand 2 è il proseguimento di un programma di ricerca che 5 anni fa portò la protesi CyberHand – versione meno evoluta di quella utilizzata per questo secondo esperimento – a rispondere per la prima volta al mondo ai comandi di movimento trasmessi direttamente dal cervello del paziente.

Nel 2008, tuttavia, la protesi non poteva ancora essere calzata sul braccio umano e non restituiva alla persona alcuna sensazione tattile.