Carrozzine Determinate: «Mantenute le promesse»

8 febbraio 2014 | 17:15
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Carrozzine Determinate: «Mantenute le promesse»

«La politica abruzzese ci ha ascoltato e ha mantenuto le promesse, ma noi continueremo a vigilare, perché, pur vedendo i primi risultati, ci sono ancora tanti problemi, siamo solo all’inizio del lavoro». A fare il punto della situazione sui diritti dei disabili in Abruzzo è Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate, la stessa che il 17 settembre 2013 occupò il Consiglio regionale per far valere le proprie ragioni.

Nel corso di una conferenza stampa a Pescara, sottolineando che «il 17 settembre rappresenta una grande vittoria e una giornata storica per l’Abruzzo», Ferrante ha ricordato i risultati ottenuti: la legge sulla Vita indipendente, «che va attuata, ma si tratta solo di un passaggio burocratico»; 2,4 milioni di euro per la legge 13/89 sulle barriere architettoniche, «che era morta»; l’istituzione di una commissione di disciplina nell’ambito della legge 1 del 2008; il blocco dei tagli indiscriminati alla riabilitazione; l’istituzione dell’osservatorio regionale sulla disabilità.

Insieme al vicepresidente dell’associazione, Niclo Durante, Ferrante ha sottolineato come le iniziative di Carrozzine Determinate abbiano fatto capire che «la politica è troppo lontana dai problemi dei cittadini, non è un problema di questo o quel partito. Non faremo sconti a nessuno – hanno concluso – continueremo a vigilare e a incalzare».

«NOI 275 EURO AL MESE, LORO AL GIORNO» – «Un invalido civile vive con 275 euro al mese, un consigliere regionale arriva a guadagnare 8644 euro al mese, cioé 282 euro al giorno. I privilegi devono finire», ha affermato Ferrante commentando l’inchiesta sui rimborsi spese alla Regione Abruzzo. «Siamo garantisti e gli avvisi di garanzia sono una garanzia per gli indagati – ha sottolineato Ferrante – Nessuno può essere sbattuto come un mostro in prima pagina, perché la giustizia deve entrare nel merito. Ma non possiamo tollerare questo malcostume. Ci sono privilegi di ogni tipo e non si può andare avanti così. Perché i politici viaggiano in auto blu? Non possono prendere gli autobus, alcuni dei quali sono negati ai disabili perché senza pedana? Noi – ha concluso – paghiamo per la riabilitazione in acqua e loro invece hanno dei privilegi usando il bancomat».