
E’ nata per caso, come il gruppo di Facebook, l’idea di organizzare una serata per far incontrare gli oltre 15.000 aquilani iscritti a ‘Sei aquilano se…’.
Con la stessa filosofia di libertà e di spontaneità del gruppo viaggia in rete l’organizzazione della serata.
C’è chi parla di musica e chi parla di catering, di location e di prenotazioni ma in questo marasma di entusiasmo ed eccitazione tutti sono orientati all’obiettivo di regalare una serata agli aquilani che si sono ritrovati nei post nostalgici e nelle foto del gruppo più aquilano che esista al mondo.
Leo Speranza mette a disposizione un locale per oltre 10.000 persone, Thierry Cocciolone ha iniziato a prendere le adesioni, qualcuno ha lanciato la data del 23 marzo, altri cercano suggerimenti per il nome della serata (rigorosamente in dialetto aquilano!) e per la scelta degli eventi.
«Vorrei far decidere tutto agli aquilani – ha spiegato Leo Speranza, uno dei promotori, – l’allestimento, la scaletta musicale, il nome della serata… io immagino una serie di situazioni musicali, da artisti famosi, a cantanti e dj, un ingresso a pagamento che includa tutte le spese di organizzazione ed il bar».
‘Sei aquilano se…’ si conferma un vero fenomeno associativo che in meno di tre settimane ha sbancato il web inchiodando centinaia di aquilani sui nostri vecchi detti in dialetto e le foto sbiadite di una L’Aquila che non c’è più.
Un’identità persa fisicamente ma ritrovata nella vicinanza di tante persone che si fanno compagnia ogni giorno.
di R.G.