
di Fulgo Graziosi
Ho corrotto il vento,
per non farti udire il mio lamento.
Ho corrotto le stelle,
per metterti tra le più belle.
Ho soffocato il cuore,
per non palesare il mio dolore.
Mi assalgono i ricordi,
perché il tuo amore io non scordi.
Mi giunge sempre il tuo tepore,
all’alba, ….., col sole delle aurore.
Sento ancora il tuo profumo
e con esso soffro e mi consumo.
E’ quasi primavera, ….,
ricordo ancora quella sera.
Ci baciammo teneramente
con le labbra e con la mente.
C’era un aere frizzantino,
già, ….., era San Valentino.