
«A partire dal 2015 l’Abruzzo, senza ricorrere a nuove tassazioni o a ulteriori indebitamenti, potrà contare su dotazioni finanziarie che saranno pari a 60 milioni di euro l’anno in più, come premio di risanamento del debito sanitario. Non sono tanti, ma saranno utili per far ripartire il sistema produttivo e investire su quelle iniziative che possono creare reddito e rafforzare il nostro sistema produttivo». Lo ha annunciato il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, intervenendo, questa mattina a Vasto, alla presentazione del nuovo piano regolatore generale del porto di Vasto.
Chiodi ha sottolineato che, quella di oggi, è stata una data storica che segna una pagina importante nel futuro di Vasto e dell’intera economia abruzzese. «Questa iniziativa che sta per prendere forma – ha sottolineto il governatore – rappresenterà un elemento che ci permetterà di portare avanti determinati processi che sono stati programmati e che ci consentiranno di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati».
«Il porto di Vasto – ha aggiunto Chiodi – potrà dare un contributo molto significativo non solo nell’ambito del territorio adriatico, ma anche come porto di riferimento per realizzare, al lungo termine, il collegamento tra il corridoio europeo Ramo C (Serajevo – Budapest) e la Linea Trans-Mediterranea (Barcellona &ndash Civitavecchia), svolgendo, in questo caso, una importantissima funzione strategica per i movimenti commerciali europei e intercontinentali».
«La Regione Abruzzo – ha concluso il governatore – intende investire sul sistema portuale abruzzese, non tassando i cittadini, ma attraverso risorse di provenienza statale come i fondi Cipe e i fondi Fas».