Santogna, la montagna della discordia

14 febbraio 2014 | 11:16
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Santogna, la montagna della discordia

di Roberta Galeotti

Il tribunale di Rieti ha emesso una condanna esemplare a favore del Comune dell’Aquila sull’Uso Civico di Santogna.

La città dell’Aquila possiede oltre 600 ettari ricadenti nel comune di Leonessa che rappresentano uno dei 99 castelli che hanno fondato l’antica città aquilana. Santogna è una montagna ricca di boschi, pascolo e acqua, che ogni anno viene assegnata dal comune agli allevatori che ne fanno richiesta rispondendo ad un bando.

Nel 2006 rispose al bando un unico soggetto Stefano Romano, responsabile regionale dell’Associazione Sport Italiani, che risultò affidatario dell’uso civico di Santogna con delibera di giunta e determina dirigenziale, ma la successiva stipula del contratto fu fermata proprio dall’allora dirigente dell’avvocatura del comune Paola Giuliani che dichiarò incompatibili con la natura demaniale civica del bene e con il vincolo di equiparazione a riserva naturale, le costruzioni e gli insediamenti turistici proposti dal Romano.

La determina fu quindi revocata, ma Stefano Romano che aveva preso ormai possesso della montagna rimase arroccato a Santogna per oltre due anni.

Iniziarono le diffide da parte del Comune dell’Aquila che voleva riprendere il possesso di Santogna ma Romano impediva in tutti i modi l’accesso ai vigili aquilani e non manifestava l’intenzione di sgomberare la montagna.

«Presentando dei documenti falsi, che attestavano impropriamente il possesso del bosco di Santogna – ci spiega l’avvocato del comune Domenico De Nardis, che ha curato la parte penale del contenzioso – Stefano Romano ha fatto tagliare un bosco intero nel previo demaniale del comune».

Per il taglio del bosco la dirigente del comune Paola Giuliani ha chiesto il riconoscimento di 127 mila euro di danni al commissario per gli usi civici.

Soddisfazione è stata espressa dalla Dirigente all’Ambiente Paola Giuliani, che ha avviato il contenzioso nel 2007 poi curato in sede penale dell’avvocato Domenico de Nardis, «per una giustizia riconosciuta al comune per i danni che Stefano Romano ha procurato ad una proprietà aquilana. Il Romano ha insistito nell’utilizzo della montagna di Santogna per oltre due anni, nonostante le denunce e le ordinanze di sgombero. Ha impedito l’accesso alle forze dell’ordine e ai tecnici del comune montando sbarre bloccate con catene e lucchetti. Ha circondato i vigili urbani e i tecnici del comune per spaventarli».

«Una causa laboriosa che andava a rischio prescrizione, in quanto l’usurpazione e gli episodi di reato risalgono al 2007», il commento dell’avvocato de Nardis.

Gli episodi di reato contestati a Stefano Romano erano molti, infatti, le cause pendenti sono ancora tante con vari capi d’imputazione. Proprio ieri è stata passata a decisione la causa amministrativa e pendono ancora due cause contro Romano, una civile e una davanti agli usi civici. «Stefano Romano era incensurato e la condanna di 21 mesi inflitta dal giudice del Tribunale di Rieti Tommaso Martucci – ha concluso De Nardis – è molto severa, ma la condotta processuale dell’imputato, che ha cercato di dimostrare dati falsi anche in quella sede, ha influito molto sulla corte».

«La sentenza ristabilisce il diritto, ma riconsegna il problema al Comune dell’Aquila esattamente come era – commenta David Filieri, assessore agli Usi Civici dal 2003 al 2005 e dal 2007 al 2008 -. Come spesso accade gli spazi lasciati colpevolmente vuoti, vengono occupati da chi non ne avrebbe né diritto né competenza. Il comune dell’Aquila, non foss’altro che nel rispetto della propria storia, ha il dovere di affrontare in maniera seria e risolutiva la questione di Santogna. Il mio suggerimento al nuovo Assessore agli Usi Civici Lelio De Santis, persona competente e appassionata, è di tener presente che ogni iniziativa legata al predio di Santogna non può essere affrontata senza la condivisione di chi quei territori vive quotidianamente e che da sempre, legittimamente, sente propri».

«Caro assessore
– conclude Filieri – qualche anno fa il consiglio comunale dell’Aquila approvò, su mia proposta, un protocollo d’intesa con il Comune di Leonessa per la valorizzazione di Santogna, io credo che da lì bisognerebbe ripartire».