Giovane morto a Teramo, indagini a tutto tondo

16 febbraio 2014 | 15:58
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Giovane morto a Teramo, indagini a tutto tondo

Tutte ufficialmente aperte per gli inquirenti le piste di indagine per la morte del giovane trovato in un auto, nel teramano; al momento c’è grande riserbo.

Nell’automobile, un vecchia Y blu, è stata trovata una pistola calibro 7,65, sequestrata.

Il veicolo, che già ieri era stato visto parcheggiato sul luogo del ritrovamento, presenterebbe uno o più fori sulla carrozzeria; a terra alcuni bossoli.

Il giovane, Franco Morelli, residente a Silvi ma originario di Pescara, sarebbe stato raggiunto da uno o più colpi alla testa; la morte risale a parecchie ore fa, a prima della scorsa notte.

I residenti sul posto sembra non abbiano udito nulla. Sul luogo sono arrivati familiari ed amici del ragazzo il cui corpo è stato portato nell’obitorio di Teramo.

Il corpo di Franco Morelli, disteso sul sedile posteriore della sua auto, una Lancia Y, e nascosto alla visuale esterna dai finestrini oscurati, è stato trovato da un equipaggio della Croce Rossa di Silvi, giunto sul posto dal 118 dopo la segnalazione di un amico della vittima, che lo cercava.

I carabinieri indagano, ma al momento non si sbilanciano: il giovane è stato trovato con sicuramente una ferita di arma da fuoco alla testa, accanto a sé c’era un’arma, una calibro 7.65 ma lui non aveva porto d’armi.

Omicidio o suicidio, per gli inquirenti, sono ipotesi che hanno per ora eguale valore.

La macchina era in via Forcella, parcheggiata a ridosso della siepe che costeggia la pineta, a sud della Torre di Cerrano. Chi vive di fronte, nell’unica abitazione occupata in inverno, assicura che l’auto era lì anche ieri ma che era impossibile vedere il corpo all’interno. Probabilmente nella giornata di domani sarà eseguita l’autopsia dal medico legale Cristian D’Ovidio, nell’ospedale di Teramo.

Accertamenti anche sulla pistola calibro 7,65 trovata nell’abitacolo, per stabilire prima di tutto se da quella sia partito o meno il colpo che ha raggiunto alla testa il ragazzo e se sia possibile risalire alla sua origine.

Franco Morelli, disoccupato, viveva a Silvi Marina con il nonno acquisito, mentre i genitori, separati, non vivono nella cittadina teramana. Sul luogo del ritrovamento, stamani, sono arrivati, oltre ai famigliari, diversi amici.

Gli stessi amici che ora lo ricordano su Facebook e sui social network condividendo le sue foto. Proprio su Facebook, ‘Francuccio’ – questo il nome scelto per il suo profilo – si era definito ‘ferito’.

“Crescendo da solo – aveva scritto – ho imparato che nella vita ti puoi aspettare di tutto e da tutti. Si fa fatica a crederci, su persone che aiuteresti con tutto il cuore. Sentirsi dire e fare cose che non ti saresti mai aspettato, minimamente. Non me lo merito”. Gli inquirenti, in queste ore, stanno ascoltando famigliari, amici, residenti del posto e sono al lavoro per cercare di ricostruire gli ultimi movimenti del giovane.