Imprenditori dei Casalesi anche a L’Aquila

17 febbraio 2014 | 12:29
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Imprenditori dei Casalesi anche a L’Aquila

Si aggiudicavano appalti pubblici nel settore edile grazie all’appoggio del clan dei Casalesi. Un sequestro preventivo per un valore di circa 40 milioni di euro è stato eseguito dai carabinieri del reparto operativo di Caserta nei confronti di due imprenditori, i fratelli Pasquale e Giuseppe Mastrominico. I due partecipavano a gare per appalti pubblici accordandosi con esponenti del gruppo del boss Antonio Iovine, detto[i] ‘o ninno[/i], per ottenerene l’aggiudicazione. Oltre ai due imprenditori, indagate altre 22 persone intestatarie come prestanome dei beni sequestrati. Si tratta di parenti dei due fratelli e soci nelle attività economiche.

Il sequestro dei beni è avvenuto nelle province di Napoli, Caserta, Latina, Frosinone, L’Aquila e Pisa. Tra questi 102 terreni agricoli, 78 appartamenti, 20 aree urbane, 13 imprese edili, 84 autorimesse e 25 veicoli, 59 rapporti bancari. I fratelli erano stati già raggiunti da due ordinanze di custodia cautelare nel 2011 per concorso esterno in associazione camorristica e per le procedure di aggiudicazione di una gara d’appalto per la riqualificazione ambientale del comune di Villa Literno per un valore di 15 milioni di euro.