Contratti di sviluppo, il territorio torna protagonista

18 febbraio 2014 | 15:00
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Contratti di sviluppo, il territorio torna protagonista

Dopo il finanziamento dei Contratti di Sviluppo Nazionali con 10 milioni di euro e dei Contratti di Sviluppo Locali con 13 milioni di euro, la Giunta regionale, nell’ultima seduta di lunedì scorso, ha approvato, a valere sui fondi Fondi Sviluppo e Coesione (ex FAS), un ulteriore bando di 2 milioni di euro volto a finanziare i Contratti di Sviluppo Locale contenenti programmi di sviluppo produttivo ricadenti all’interno delle Aree di Crisi Val Pescara, Val Sinello e Val Vibrata.

Ad illustrare questo ulteriore strumento finanziario, è stato, questa mattina, a Pescara, in conferenza stampa, il vice presidente della Regione, Alfredo Castiglione.

«La genesi di tale iniziativa – ha affermato l’assessore – parte dalla constatazione che sono numerose le eccellenze presenti nella regione in tutti i settori economici. Aziende che fanno della tecnologia e del [i]know-how[/i] il loro punto di forza, e che, se messe in condizione di aumentare il proprio livello di innovatività e di crescita attraverso nuovi investimenti, possono raggiungere un livello adatto a rispondere alle sfide che la competizione mondiale ci propone. In questo senso, – ha rimarcato – vorrei che il territorio tornasse ad essere protagonista».

«A tal proposito, – ha argomentato Castiglione – una vera e propria svolta si è avuta con la legge regionale numero 40 del 2012 su Promozione e sviluppo del sistema produttivo regionale che,infatti, ha completato, dal punto di vista legislativo, il processo di riordino territoriale avviato con le leggi su artigianato, commercio, consorzi fidi e con la riforma dei consorzi industriali».

La dotazione finanziaria di questo bando, che sarà pubblicato sul Bura nei prossimi giorni, verrà ripartita in parti uguali tra le tre aree di crisi regionali interessate dalla misura.

«I due milioni di euro che vengono messi inizialmente a disposizione – ha spiegato l’assessore – rappresentano un modo per aprire una finestra, per creare un contenitore. In realtà, il [i]plafond[/i] di risorse sarà più ampio e nei prossimi mesi se ne avrà la dimostrazione».

Intanto, le imprese potranno fare domanda a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno attraverso l’istanza di accesso e proposta di massima, a partire dal 15 marzo prossimo e fino al 30 aprile.

Le domande dovranno comunque pervenire entro il 15 maggio. La Regione Abruzzo valuterà le stesse istanze la cui valutazione positiva darà diritto alle imprese ad accedere alla fase negoziale con la presentazione della proposta definitiva.

Ad essa seguirà la sottoscrizione del Contratto di Sviluppo Locale da parte della Regione Abruzzo con l’impresa o le imprese proponenti.

Il Contratto di Sviluppo favorisce la realizzazione di investimenti proposti da imprese aventi sede operativa in Abruzzo. L’importo complessivo delle spese ammissibili degli investimenti oggetto del contratto di sviluppo Locale deve essere ricompreso tra un importo minimo di 1 milione di euro e un importo massimo pari a tre milioni di euro.

Il contributo viene concesso a fondo perduto ma i progetti di investimento devono ricadere esclusivamente all’interno delle Aree di Crisi Val Pescara, Val Sinello e Val Vibrata.

«È un intervento fortemente voluto da questa Giunta e dal presidente Gianni Chiodi, di concerto con le associazioni di categoria». Così il Vice Presidente con delega allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, presentando i Contratti di Sviluppo per le Aree di Crisi.

«Abbiamo rimodulato in parte i Contratti di Sviluppo Nazionali per destinare, inizialmente, due milioni alle aree di crisi Val Pescara, Val Sinello e Val Vibrata, in quanto la Valle Peligna ha già una dotazione importante. In questo caso, il bando sta per essere pubblicato sul Bura. Probabilmente verrà implementato con residui ed economie dei fondi Fas per arrivare ad una dotazione ben più importante. Ciò testimonia – ha aggiunto Castiglione – l’attenzione che la Regione deve dare alle aree interne e di crisi e posso anticipare che sul Dus (Documento Unico Strategico) una quota interessante, circa il 40% delle risorse, sarà destinato nei finanziamenti 2014-2020 proprio alle aree di crisi. Al bando possono accedere aziende nuove e che già esistono nei settori del commercio, dell’industria e dell’artigianato, anche sotto forma di rete. Si andranno a finanziare – ha spiegato Castiglione – sia opere infrastrutturali sia ricerca, in quest’ ultimo caso fino al 20%. La Regione Abruzzo – ha concluso – interviene dopo un’opera di confronto con le aziende interessate, con un fondo perduto che può oscillare tra il 10 e il 15%».