Il Cas, «una coperta oramai troppo corta»

18 febbraio 2014 | 11:16
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Il Cas, «una coperta oramai troppo corta»

di Antonella Calcagni

Cade dalle nuvole il capogruppo del Pd Maurizio Capri quando si parla di togliere il contributo di autonoma sistemazione ai proprietari di casette fai da te realizzate in base alla delibera 58.

Eppure non è un [i]rumors[/i], ma è una proposta formale posta in giunta dall’assessore Fabio Pelini e condivisa da gran parte dell’esecutivo e dal sindaco Massimo Cialente.

Capri invece per telefono taglia corto e si stupisce del fatto che la proposta abbia avuto già un così ampio consenso. Segno che si tratta di un rospo difficile da ingoiare.

La questione sarà condivisa in maggioranza domani sera in una riunione in cui si parlerà anche del bubbone corte dei conti relativo a Case e map e dello Scalo dei Parchi.

Non poteva che essere d’accordo con l’assessore proponente, il consigliere di rifondazione, Enrico Perilli che tuttavia resta contrario ad una ipotesi di sanatoria delle casette.

Più articolata invece la posizione del capogruppo di Centro democratico, Ermanno Giorgi: «E’ noto – spiega – che la coperta è ormai corta e che le risorse per l’autonoma sistemazione diminuiscono sempre di più, credo si giusto togliere il contributo, ma il tutto deve essere fatto con equilibrio anche rispettando il diritto dei proprietari che si attendono di poter mantenere in piedi i manufatti una volta rientrati a casa visto».

Non si lascia entusiasmare dalla proposta invece Giustino Masciocco, capogruppo di Sel anche in qualità di ex assessore al ramo.

«I cittadini sono nella legalità hanno realizzato le casette e prendono il cas in base a quanto stabilito dalle varie opcm, bisogna verificare se togliendo il cas a questi cittadini on si vada a ledere qualche loro diritto. Le forme di assistenza sono da rivedere tutte».