
«Verso la fine della prossima settimana torneranno le nuvole, le temperature si abbasseranno e avremo un clima normale per il periodo di febbraio-marzo. Teniamoci il tempo buono finché c’è». A parlare, commentando le temperature quasi estive di ieri nel centro Italia e sottolineando che non c’è nulla di anomalo, è il professor Guido Visconti, direttore del Cetemps, Centro di eccellenza del ministero dell’Università e Ricerca su tecniche di telerilevamento e modellistica numerica per la previsione di eventi meteorologici severi.
Visconti, ordinario di fisica atmosferica all’Università dell’Aquila, ci tiene a definire «del tutto campata in aria la storia che, dato che fa freddo negli Stati Uniti, allora fra poco il freddo arriverà anche qui». Già i modelli di previsione a grande scala per l’Europa disponibili nell’ottobre 2013 sul sito dell'[i]International Research Institute for Climate and Society della Columbia University[/i] annunciavano per il Vecchio Continente un inverno con temperature al di sopra delle medie stagionali, in particolare nel Mediterraneo, almeno fino a febbraio 2014.
«E’ chiaro che, essendo vicini alla primavera, il ritorno del maltempo sarà limitato – aggiunge Visconti – potranno anche esserci nevicate, ma si tratterà di fenomeni estemporanei».
L’estate calda ha fatto sì che in autunno e poi in inverno il mare Mediterraneo rimanesse più caldo e ciò può spiegare alcuni fenomeni estremi. Per il resto, conclude Visconti, «la meteorologia è la scienza dell’imprevedibile».