
«Siamo addivenuti alla riconvocazione dei professori Andolina e Vannoni in una riunione della commissione Sanità. I commissari li vogliono risentire per conoscere le loro verità sul silenzio delle ultime settimane, dopo aver dato disponibilità a presentare documenti e protocolli del metodo Stamina alla nostra comunità scientifica». L’annuncio è del presidente della commissione Bilancio nel Consiglio regionale d’Abruzzo, Emilio Nasuti.
La decisione è stata presa al termine della conferenza dei capigruppo che, in mattinata, ha audito Andrea, papà di Noemi, la bimba abruzzese affetta da una malattia neurogenerativa genetica, per la quale il tribunale dell’Aquila ha autorizzato le cure con il metodo Stamina presso l’ospedale di Brescia. Cure non ancora calendarizzate.
La Regione Abruzzo va avanti nell’azione intrapresa da tempo, di verificare cioè se, con il confronto tra promotori del metodo e comunità scientifica abruzzese, ci siano possibilità di sperimentare Stamina in Abruzzo nell’ambito delle cure compassionevoli.
Secondo quanto si è appreso l’incontro potrebbe avvenire la prossima settimana: insieme a Davide Vannoni e Mariano Andolina – quest’ultimo già direttore del dipartimento Trapianti dell’ospedale “Garofalo” di Trieste, primo pediatra italiano a eseguire trapianti di midollo trent’anni fa – all’incontro potrebbe partecipare anche il direttore del dipartimento di Ematologia della Asl di Pescara, Paolo Di Bartolomeo.
Vannoni, rinviato a giudizio dal tribunale di Torino per tentata truffa alla Regione Piemonte, è stato già due volte all’Aquila, il 20 novembre 2013 con Andolina e il 18 dicembre, quando si era detto disponibile a presentare la documentazione. «Questo ulteriore invito dimostra che siamo ancora aperti, la nostra decisione è un punto di speranza per questo metodo, ma più che adoperarci per dirimere l’annosa faccenda non possiamo fare, visto che siamo politici e non scienziati», ha continuato Nasuti, promotore, insieme al consigliere Franco Caramanico, dell’audizione da parte della conferenza dei capigruppo del papà di Noemi. «Non ci arrendiamo alla possibilità di capire se ci sono margini per la sperimentazione e perché si è bloccato l’iter che avevamo cominciato con la struttura scientifica abruzzese che aveva dato la disponibilità a interfacciarsi».
Il confronto non ha mancato di riservare momenti di aspra discussione: l’audizione arriva qualche giorno dopo la lettera inviata al ministero dal commissario ad acta per la Sanità Gianni Chiodi e dal sub commissario Giuseppe Zuccarelli nella quale si annuncia che la Regione non assumerà alcuna iniziativa «di nessun genere» prima di «un definitivo pronunciamento di carattere scientifico validato a livello ministeriale».
Intanto al papà di Noemi è stata presentata una [url”proposta di cure alternative al metodo Stamina”]http://ilcapoluogo.globalist.it/Detail_News_Display?ID=97879&typeb=0&Consiglio-Abruzzo-propone-cure-alternative-per-Noemi-[/url] da effettuarsi all’ospedale di Pescara.