Capistrello e i futuri ‘tesori’ dell’Unesco

19 febbraio 2014 | 15:41
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Capistrello e i futuri ‘tesori’ dell’Unesco

di Gioia Chiostri

Una notizia che infrange la monotonia delle acque chete cittadine. E’ di recente salita agli onori di cronaca, al pari di una marea improvvisa, la speranza per il paese marsicano di Capistrello di candidare due suoi antichi quanto preziosi siti locali a patrimonio dell’Umanità.

Il Comune ha deciso, cioè, di affilare le armi che possiede – bellezze paesaggistiche, archeologiche e storiche – per tentare di dare non solo una patina nuova alla vita cittadina erosa dalla crisi, ma anche di creare a Capistrello, un luogo turistico d’eccellenza; dove il campanilismo si tramuti in orgoglio oculato e la voglia d’arrivare in voglia di affermarsi in Europa.

L’Emissario Claudio e la ferrovia Avezzano – Roccasecca hanno ottenuto questa investitura di lustro particolare. Sono stati scelti dall’amministrazione di Capistrello come siti candidabili a patrimonio dell’umanità. Un bel passo in avanti culturale e sociale, se si pensa che fino a qualche mese fa, la ferrovia è stata oggetto di numerose polemiche relative ai mezzi di trasporto per gli studenti marsicani. L’emissario Claudio invece, grandiosità storica e urbanistica, realizzato tra il 41 e il 52 d.C., è stato più volte oggetto di restauro e ritocco. Fu Alessandro Torlonia a riqualificarlo del tutto, rendendolo utile al prosciugamento del magnifico lago del Fucino. Un’opera di ingegneria strabiliante che andrà incontro, forse, ad una nuova riscoperta.

Nella stessa seduta consiliare di oggi, verrà avanzata l’ipotesi di candidatura all’Unesco anche del tratto ferroviario Capistrello-Pescocanale, parte integrante della più estesa rete ferrata che arriva sino a Roccasecca. Il mezzo di comunicazione, in mezzo a tante grida di polemiche e celebrate petizioni, rappresenta, in realtà, un esempio di arte delle infrastrutture ferroviarie. Da Pescocanale prende avvio un percorso elicoidale che permette ai treni di superare un dislivello di quasi trecento metri.

«Spero proprio – commenta il consigliere PD, Alfio Di Battista – che questa iniziativa promossa dal consiglio comunale di Capistrello arrivi a buon fine data l’articolata trafila che si deve percorrere affinché il sito possa essere inserito all’interno dell’elenco del patrimonio mondiale dell’umanità». Oggi, di fatti, le due ambiziose proposte verranno discusse in consiglio comunale. Un grande traguardo se venissero approvate entrambe.

«Si comincia – spiega – con la richiesta per essere ammessi alla cosiddetta [i]‘tentative list’[/i]. Ogni Paese, infatti, possiede una lista di siti che vuol candidare a patrimonio dell’umanità, la Tentative List appunto, che viene inoltre costantemente aggiornata. Un sito che non sia presente in questa lista non verrà nemmeno preso in considerazione durante gli annuali incontri del Comitato dell’Unesco».

Come informa Di Battista, inoltre, l’iter non è affatto una passeggiata. «Le candidature all’Unesco vanno trasmesse, da qualunque soggetto (pubblico o privato, ma nello specifico Amministrazioni Pubbliche, Enti o associazioni) che abbia interesse in merito, all’attenzione della Commissione Nazionale che provvede ad assegnarne i relativi dossier ai Ministeri competenti per l’avvio dell’istruttoria. Terminata l’istruttoria e raccolto il parere non ostativo da parte delle Amministrazioni centrali, riunite all’interno del Consiglio Direttivo, il dossier di candidatura viene inviato alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unesco per la trasmissione ufficiale ai Segretariati competenti».

«Le condizioni minime per l’avvio di tale processo – aggiunge Di Battista – sono due: l’accordo su [i]governance[/i] e gestione del futuro sito tra gli Enti Territoriali e tutti gli [i]stakeholder[/i] che intervengono nel processo. Ogni anno, ciascun Paese può candidare al massimo due siti, di cui uno necessariamente naturale. Le candidature giudicate ammissibili a valutazione vengono trasmesse al Centro del Patrimonio Mondiale. Nel secondo anno di candidatura si riunisce infine il Comitato del Patrimonio Mondiale che, in base al rapporto trasmesso dagli advisory body, si pronuncia sulla candidatura».

La [i]Tentative List[/i] italiana aggiornata al 9 ottobre del 2013 conta ben 41 siti candidati al prestigioso riconoscimento. Ed oggi, se nessuno in consiglio avrà obiezioni in merito all’atteso quanto sperato matrimonio fra Capistrello e Unesco, anche le due rarità locali verranno prese in considerazione.

Una notizia che potrebbe, a breve, acquisire l’habitus di comunicazione ufficiale. La [i]United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization[/i] ha l’obiettivo di indirizzare l’occhio del mondo sulla cultura, le tradizioni, la scienza, le bellezze locali. Nascoste, le varie perle rare che arricchiscono le nostre zone, andrebbero senza dubbio disvelate. Oggi si giudica su tesori inesplorati. Domani li si racconterà come orme d’un glorioso passato.

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