Ragnatela di tunnel sotto il centro storico

20 febbraio 2014 | 15:35
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Ragnatela di tunnel sotto il centro storico

di Antonella Calcagni

Sembrava l’ora dello struscio nella sede della Gran Sasso Acqua in occasione della presentazione della più grande opera del post sisma: il primo lotto del rifacimento dei sottoservizi del centro storico, i cui lavori partiranno a fine maggio.

Il presidente Carlo Benedetti ha contattato uno ad uno i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, in gran parte presenti. Miracoli elettorali.

Fra i protagonisti della prima grande opera pubblica: il presidente della Gran sasso Acqua, stazione appaltante, Americo di Benedetto; il capo dell’ufficio Speciale Paolo Aielli; il sindaco e mezza giunta. C’era poi il capo del Diset, Aldo Mancurti, che ha decantato un inno alla burocrazia che funziona, denotando la sua “Burocracy-pride”.

Dallo spezzatino finanziato solo con 27 milioni di euro dell’immediato post sisma, si è giunti ad un progetto complessivo finanziato dal Cipe con 80 milioni di euro. Il primo lotto del progetto, da 38milioni di euro, riguarderà l’asse centrale – dalla Fontana Luminosa alla Villa Comunale – e l’area di San Bernardino e Santa Maria di Farfa.

Caduto anche l’ultimo ostacolo rappresentato dal ricorso al Tar presentato dall’azienda rimasta esclusa, la Alma Cis. I lavori saranno eseguiti dall’Ati composta da Acmar Edimo ed Edilfrair. Il contratto è stato firmato lunedì, i lavori invece dovrebbero cominciare a maggio, una volta conclusa la fase della progettazione esecutiva (45 giorni), a carico dell’impresa, entro marzo, per durare un anno e mezzo.

I sottoservizi passeranno dentro gallerie sotterranee altezza uomo, ispezionabili e percorribili, fatte di cemento armato precompresso. Questi tunnel conterranno le condutture dell’acqua, le fogne, i cavi elettrici e quelli telefonici.

Intanto si pensa al secondo lotto: è stato pubblicato sulla gazzetta europea anche secondo lotto di completamento del centro storico, comprensivo di via Strinella e di viale della Croce Rossa (lavori per 42milioni di euro e offerte entro il 29 maggio, l’11 giugno ci sarà la prima seduta di gara).

Sull’intera opera sarà attivo un protocollo di legalità tra Gsa, aziende aggiudicatarie, parti sociali e Prefettura.

Il titolare dell’Ufficio speciale, Paolo Aielli, ha enfatizzato il connubio ricostruzione-innovazione, sottolineando l’importanza della collaborazione con tutti gli enti, in particolare con la soprintendenza. Di qui la necessità di avere un tavolo permanente con la città. Senza collaborazione si rischia la paralisi della ricostruzione del centro.

Melaragni ha spiegato che il progetto complessivo fra un paio di giorni sarà trasmesso alla Soprintendenza. Il sindaco Massimo Cialente ha esaltato il lavoro fatto, sottolineando che il 6 aprile sarà fatta a Roma una conferenza per fornire i dati veri sulla ricostruzione. A margine della presentazione, ha chiesto che l’Inail, che ha messo in palio una somma per la ricostruzione aquilana, decida di finanziare il campus medio della città.