Pulizia scuole: «In Abruzzo 800 lavoratori a rischio»

21 febbraio 2014 | 10:18
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Pulizia scuole: «In Abruzzo 800 lavoratori a rischio»

Alla luce della precarietà in cui versano oltre 800 lavoratori ex-Lsu impegnati nei servizi di pulizia e ausiliari nelle scuole abruzzesi, il deputato di Sel Gianni Melilla ha presentato una interrogazione al ministro dell’Istuzione nella quale chiede «quali iniziative ha assunto per scongiurare il rischio di una gravissima crisi occupazionale e al fine di continuare a garantire decoro, pulizia e igiene delle nostre scuole».

I lavoratori stanno ricevendo lettere di licenziamento da parte delle imprese che hanno gestito finora il servizio di pulizia esternalizzato delle scuole. Gli ex Lsu hanno ricevuto la lettera di licenziamento, in vista della scadenza del 28 febbraio, quando cesseranno gli attuali affidamenti.

«Dal primo marzo, infatti – ricorda il parlamentare abruzzese – subentreranno le aziende vincitrici delle nuove gare e verranno applicate le nuove normative relative all’affidamento di risorse, notevolmente ridotte. I vincitori delle nuove gare Consip hanno previsto un risparmio sui costi attuali del servizio di circa il 50%: ciò significa che i lavoratori rischiano di dover lavorare meno in termini di ore, di subire una riduzione del compenso (attualmente oscilla tra i 300 e gli 800 euro mensili) e di perdere il posto. Gli 800 ex-lsu abruzzesi sono parte di complessivi 24.000 lavoratori del settore che in tutta Italia stanno subendo il medesimo trattamento».