
La notte scorsa i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale dell’Aquila hanno tratto in arresto un 26enne di origini albanesi. I militari erano impegnati in un servizio di controllo del territorio per la prevenzione dei furti in abitazione e negli esercizi commerciali e, insospettiti da un’autovettura con 3 persone a bordo che si aggirava nei pressi degli esercizi commerciali presenti su viale Corrado IV, hanno deciso di procedere al controllo dei passeggeri.
Uno di questi, proprio il 26enne, privo di documenti e particolarmente nervoso, ha destato i maggiori sospetti, così i militari, decisi ad approfondire il controllo, lo hanno condotto nella sede del comando provinciale dove, dopo la comparazione delle impronte con quelle presenti presso il casellario centrale di identità di Roma, è emerso che si trattava di un evaso.
Il giovane, che secondo quanto riferito dai carabinieri risulterebbe appartenere ad una «pericolosa organizzazione criminale albanese dedita al traffico internazionale di stupefacenti», lo scorso mese di gennaio si era infatti allontanato dalla sua abitazione di Perugia, dove era agli arresti domiciliari per queste tipologie di reato, facendo perdere le proprie tracce. Per questo motivo, a suo carico il Gip del Tribunale di Perugia aveva disposto la revoca immediata dei domiciliari e il ripristino della custodia cautelare in carcere.
Ma non è finita qui: i militari hanno accertato che a carico del 26enne, alcuni giorni fa, era stato emesso anche un ordine di carcerazione definitivo, dovendo lo stesso espiare 1 anno e 3 mesi di reclusione, sempre per stupefacenti. Per il ragazzo si sono quindi spalancate le porte del carcere di Preturo.
Per i suoi due accompagnatori, rispettivamente di 32 e 29 anni, anche loro albanesi, è scattata, invece, la denuncia in stato di libertà per favoreggiamento personale.