
di Claudia Giannone
Parla al Capoluogo il mister rossoblù Giovanni Pagliari, soddisfatto per la prestazione, nonostante le palle goal sprecate. Il risultato, intanto, è nelle tasche dei rossoblù, come i tre punti che li hanno fatti risalire al quarto posto.
«Per loro, c’è stata un’occasione con il rigore che poi è stato sbagliato, ma anche noi abbiamo avuto altre palle goal. Sono contento di allenare questo gruppo, so che possono fare anche meglio. La squadra negli ultimi due mesi ha fatto sempre un gran calcio. Domenica scorsa c’è stato un avvenimento che può capitare, ma i ragazzi avevano voglia di rifarsi subito. Sono felice anche per De Sousa, come tutta la squadra lo è».
In vista del turno di riposo, Pagliari appare ottimista. Un momento di stop può servire per ricaricare le batterie, dopo un periodo decisamente positivo. E poi, arriverà la trasferta sul campo della Paganese, finora ultima classificata, ma da non sottovalutare.
«Tutte le squadre sono alla nostra portata. Possiamo solo migliorare, ma adesso stacchiamo un attimo la spina con il turno di riposo. Effettivamente, fino ad ora c’è stata molta tensione e anche il riposo diventa fondamentale».
A prendere la parola è poi il mister del Barletta Nevio Orlandi, consapevole dell’inferiorità della propria squadra e della necessità di stabilizzare un gruppo nuovo e molto giovane.
«Per quanto riguarda la qualità, di certo L’Aquila ha dato molto di più e questo dipende anche dall’esperienza dei giocatori. Questo nostro gruppo è molto giovane e in questo momento per farlo crescere c’è bisogno di proseguire per questa strada, fatta anche di sconfitte. Abbiamo bisogno di una maturazione progressiva».
Nel corso del girone di ritorno, il Barletta si è già trovato ad affrontare Frosinone, Lecce e L’Aquila, riportando rispettivamente una vittoria e due sconfitte. Tre grandi squadre, molto diverse tra loro ma con la stessa determinazione sul campo.
«Il Frosinone, nel suo complesso, è la squadra che nel suo organico ha i calciatori per arrivare direttamente in serie B. Da considerare che il Lecce è partito con il suo “handicap” iniziale, ma successivamente si è ritrovato. È una squadra di categoria superiore. Ma anche L’Aquila è ancora in corsa: ha la sua giusta identità, calciatori di esperienza e tutte le carte in regola per arrivare fino in fondo. I play off sono una lotteria per tutti, credo che chi riuscirà nelle prossime due o tre gare ad acquisire un piccolo vantaggio potrebbe portarlo fino alla fine».
L’ultima è del direttore dell’area tecnica rossoblù Ercole Di Nicola, che fa il suo ingresso in sala stampa dopo molto tempo. La sua battuta sull’incontro è rivolta soprattutto al pubblico.
«Non sono contento della cornice di pubblico. Lo diciamo da molti anni, non so cosa dobbiamo fare. Purtroppo lo spirito dell’Aquila è questo, dobbiamo accontentarci. Andiamo avanti per la nostra strada, sappiamo che siamo qui e cercheremo di fare sempre meglio».
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