Maternità, il primo corso sul parto marsicano

24 febbraio 2014 | 15:17
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Maternità, il primo corso sul parto marsicano

di Gioia Chiostri

Maternamente moderne. E’ una novità tutta rosa quella che fra una settimana prenderà piede nella piscina comunale di Celano. E per di più conquistata, ideata, progettata e messa in pratica dai giovani, proprio coloro, insomma, che il nostro Governo vorrebbe a casa a far la muffa sul divano. Parliamo del primo corso pre-parto e post parto – un corso completo che tratta la maternità come non mai – attivato nella zona marsicana. A capo del progetto, la dottoressa Annamaria Pietrosante, un’ostetrica giovanissima (23 anni) accompagnata da un fisioterapista altrettanto giovane: Francesco Giancarli. E’ il Comune di Celano, [i]in primis[/i] con l’appoggio del sindaco Piccone, ad aver dato concretezza al progetto, attraverso l’istituzione dello sportello ‘Informa Giovani’.

Perché un corso che prepari la mamma al parto? Cos’è che non si sa? «Il parto – spiega la dottoressa Annamaria Pietrosante – è un’esperienza totalmente destabilizzante per una donna. Soprattutto per una donna al primo contatto con quella che è definita genericamente ‘la maternità’. Io dico sempre: non è una passeggiata in montagna. Il parto è doloroso, è un fenomeno corporeo e psichico che rompe tutti gli equilibri primari della donna. L’aspetto si trasforma, la sensibilità accresce, effetto degli ormoni, l’ansia erode. Proprio per debellare tutto ciò, per capire ed entrare in contatto con il mondo del parto, ho deciso di ideare un corso pre-parto che punti a coinvolgere, finalmente, anche i papà. Io sono entrata nella cooperativa FisioUnit, che è fondamentalmente un team di fisioterapisti, una società, anzi, che opera all’interno del palazzetto dello sport di Celano, molto professionale e che ha come scopo il benessere corporeo di entrambi i sessi».

{{*ExtraImg_188548_ArtImgRight_300x290_}}«Domenica scorsa – spiega l’ostetrica – abbiamo avuto il primo incontro informativo in piazza IV Novembre a Celano. Mi duole dirlo, ma non abbiamo avuto una grande risposta dal pubblico. Domenica 9 marzo ripeteremo l’incontro al centro commerciale Le Ginestre, sperando magari di invogliare la gente ad intraprendere questa esperienza informativa e formativa».

Da dove è nata l’esigenza di mettere nero su bianco un corso per le donne in dolce attesa? «Tutto è cominciato da una telefonata. Mi chiamò il dottore e fisioterapista, Francesco Giancarli e mi propose questa collaborazione. Al di là del corso, però, un’altra mia urgenza è quella di affermare l’importanza e l’autonomia della figura dell’ostetrica. Questa figura, mi disse il mio mentore un giorno, sta al di sotto del dottore, ma ci si avvicina molto. Qui in Abruzzo, ahimè, ho notato che l’autonomia non la si rivendica granché, mentre nelle altre regioni c’è già più spazio. Io sto maturando un Master a Firenze in Ecografia, attraverso il quale ho conosciuto una filosofa e psicologa che ha quasi 70 anni, lucidissima, che mi ha fatto conoscere il parto sotto tutto un altro punto di vista, che è quello dell’emotività. E questo mi ha fatto crescere molto professionalmente».

Il corso preparto dell’ostetrica Annamaria Pietrosante coinvolge totalmente anche la figura paterna. Un’esigenza che la dottoressa dice di aver sentito in quanto «il padre solitamente, viene quasi sempre lasciato in disparte. Nella mia esperienza – continua – ho notato che i padri fanno fatica a comprendere l’evento; non sanno a cosa vanno incontro. Appunto l’importanza di un corso pre-parto anche per i papà, perché aiuti a comprendere i vari momenti, se vogliamo anche drammatici, che precedono la nascita. Nella regione Toscana dove io attualmente studio, si seguono le donne anche nel puerperio. E secondo me è d’obbligo seguirle anche in questo periodo che segue la nascita del bimbo. La depressione post-partum, che in realtà non è una vera e propria depressione, è una fase di cambiamento mentale e fisica che comunque va monitorata. E’ difficile per la donna abituarsi a determinati ritmi. Il bimbo si prende, infatti, il 90% dello spazio mentale e fisico della donna. C’è bisogno quindi di un sostegno emotivo. E io cerco di darlo. Il mio corso post-parto, comprende infatti la rieducazione perineale, informazioni base su allattamento/svezzamento, informazione sulla contraccezione, riflessioni sulla vita genitoriale e il massaggio neonatale».

{{*ExtraImg_188549_ArtImgRight_300x141_}}La dottoressa Pietrosante ha frequentato un corso a Bologna concernente lo studio e lo stimolo del pavimento pelvico, muscolo che sarà protagonista di molti incontri del corso pre-parto. «Mi sembrava consono – spiega – inserire anche delle lezioni riguardanti il pavimento pelvico che è una realtà corporea poco conosciuta e quindi poco allenata. Il corso si sviluppa in 10 incontri a cadenza settimanale, di cui tre praticati in acqua. Si comincia dal sesto mese di gravidanza e si arriva sino al travaglio. Il pavimento pelvico è un muscolo che se non riattivato dopo il parto, potrebbe portare anche ad incontinenza urinaria. Allenarlo è semplicissimo, basta la palla d’allenamento che io metto a disposizione. In gravidanza io alleno le donne ad aprire il loro perineo, ad essere più morbide sotto quel punto di vista. Dopo il parto, soprattutto il cesareo va obbligatoriamente rieducato. Alle mie mamme dico sempre: il dolore non è mai un nemico, ma un amico che accompagna il parto fino alla fine. Non finirò di ringraziare – conclude la dottoressa – quella che considero la mia maestra, Maria Colaci, ostetrica del San Salvatore di L’Aquila, una pugliese doc, che mi ha insegnato ad amare questa professione e a far diventare l’arte ostetrica un sogno». Diventare mamme è una missione tout court e la maternità è il vivere la primavera in tutti i suoi colori.

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