
Nulla di fatto per l’incontro tra istituzioni, aziende e sindacati sulla situazione dei circa 800 lavoratori cosiddetti ex-Lsu ed Appalti storici impegnati negli appalti di pulizia e servizi ausiliari delle scuole abruzzesi, a rischio dopo i tagli imposti a livello nazionale.
«Chiedevamo che fosse prorogata la situazione attuale – dicono i sindacati – ma istituzioni e aziende non si sono volute impegnare in tal senso». Per i prossimi giorni annunciano una manifestazione a Pescara.
All’incontro, negli uffici della Direzione Lavoro della Regione, all’Aquila, hanno partecipato, tra gli altri, il dirigente di settore, rappresentanti delle aziende, un funzionario della Prefettura dell’Aquila e i segretari regionali di Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl, Luca Ondifero e Leonardo Piccinno.
Durante l’incontro circa 200 lavoratori provenienti da tutta la regione hanno presidiato la sede degli uffici del Lavoro. I sindacati hanno ricordato che il 28 febbraio cesseranno gli attuali affidamenti, mentre dal primo marzo subentreranno le aziende vincitrici delle nuove gare e verranno applicate le nuove normative relative all’affidamento di risorse, notevolmente ridotte.
Le organizzazioni sindacali, alla luce dell’incontro odierno, annunciano una manifestazione che si svolgerà nei prossimi giorni a Pescara per far sì che «la Regione Abruzzo si impegni nei confronti del Governo».
«Di certo – sottolinea Piccinno – è venuto fuori che con i tagli non si può più garantire la qualità, in termini di salubrità e sicurezza delle scuole, come fatto fino ad ora. Questo lo hanno ammesso anche istituzioni ed aziende. I tagli dei salari in alcuni casi raggiungono il 70%. Gli addetti dovranno lavorare meno in termini di ore, guadagneranno meno, ma dovranno pulire aree più ampie».