
Si intitola “Tecniche di polizia scientifica applicate alle indagini sui casi di avvelenamento della fauna selvatica” [i]il corso di formazione[/i] che biologi, veterinari, agenti di polizia e tecnici spagnoli, della Regione Andalusia e della Guardia Civile, terranno per personale del Corpo Forestale, della Polizia Provinciale e degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali all’Aquila dal 5 al 7 marzo.
L’iniziativa è del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Gli incontri, che si terranno presso la Sala Fermi dei Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn ad Assergi, si inseriscono nelle attività realizzate con il progetto “Life Antidoto” che hanno permesso, in questi anni, di puntare i riflettori sull’uso dei bocconi avvelenati.
A tenere i corsi saranno José Antonio Alfaro (tenente Capo della sezione Seprona della Guardia Civil), Francisco Velasco (Capo del gruppo di investigazione Seprona della Guardia Civil), Antonio Ruiz (tecnico coordinatore dei nuclei investigativi della Strategia Andalusa contro il Veleno), Laureano Infante (Agente ambientale della Junta de Andalucia e membro dell’Unità forense di supporto), Irene Zorrilla (biologa e veterinaria, Direttore del Centro di analisi e diagnostica della Junta de Andalucia) e Iigo Fajardo (zoologo, coordinatore della Strategia Andalusa contro il Veleno e responsabile dell’Unità Forense di Supporto).
Le lezioni mirano a fornire strumenti, tra l’altro, per ricostruire il profilo psicologico dell’avvelenatore, conoscere tecniche investigative, procedere ad analisi necroscopiche e di laboratorio. Verranno, inoltre, presi in esame alcuni casi di avvelenamento che sono stati oggetto di indagini in Andalusia e nei quali l’applicazione delle scienze forensi si è rivelata basilare per un’efficace soluzione.