Parto in analgesia, «Abruzzo immobile»

25 febbraio 2014 | 14:32
Share0
Parto in analgesia, «Abruzzo immobile»

Nella seduta odierna del Consiglio regionale dell’Abruzzo si è discussa l’interrogazione a firma della consigliera Sclocco.

«Da più di due anni lavoro al progetto del parto in analgesia alcuni mesi fa, ho inoltrato interrogazione al presidente Chiodi per capire le motivazioni dell’immobilismo in materia di parto in epidurale, soprattutto perché in Abruzzo così come sancito dalla Legge Regionale 56/2012 si dovrebbe favorire tale pratica, promuoverla anche in virtù del risparmio economico ricavato visto che verrebbero ridotti considerevolmente i cesarei», spiega la Sclocco.

«La Legge stabilisce anche quali siano i requisiti che un Ospedale dovrebbe avere per porre in essere tale pratica, e l’Ospedale di Pescara li possiede quasi tutti, con un piccolo sforzo il parto in analgesia potrebbe divenire realtà».

«Chiodi oggi mi risponde che la competenza ultima in materia è ascrivibile al comitato Percorso nascita regionale e mi ha rassicurata sulla prossima emanazione di un documento che sancisca le indicazioni tecniche per gli operatori del settore. Dunque un documento definitivo, voglio sperare affinché la pratica del parto in analgesia , pratica che dovrebbe essere presto riconosciuta dal Servizio Sanitario Nazionale, diventi realtà e possibilità di scelta da parte della donna. Pungolare sull’argomento è stato utile per porre l’attenzione su un tema innanzitutto di riconoscimento della dignità della donna nel momento più delicato e doloroso della vita».