Gran sasso re-styling

26 febbraio 2014 | 17:53
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Gran sasso re-styling

Valorizzazione turistica, aumento della potenzialità ricettiva e

infrastrutturazione. Questi gli indirizzi principali contenuti nel

piano industriale per il rilancio del Centro turistico del Gran Sasso,

approvato dalla giunta comunale e presentato dal sindaco Massimo

Cialente.

Il piano, che verrà trasmesso al Consiglio comunale come proposta

deliberativa, si articola in due distinte linee di indirizzo.

Vi è infatti una linea strategica, con la finalità «di superare

limiti e vincoli, anche strutturali, dell’attuale capacità ricettiva e

turistica dell’area del bacino del Gran Sasso».

A questo scopo viene

individuato un piano di investimenti distinto in due fasi. Una prima

che prevede il ripristino funzionale e la valorizzazione delle attuali

strutture ricettive, delle seggiovie e delle attrezzature nell’area di

Campo Imperatore, con la sostituzione delle attuali seggiovie delle

Fontari e di Monte Cristo, in quest’ultimo caso con una cabinovia, e

con la realizzazione di nuove infrastrutture viarie.

La seconda fase

prevede, invece, l’integrazione del comprensorio sciistico tramite la

e la Fossa di Paganica e tra quest’ultima e Monte Scindarella.

La seconda linea di intervento, prevista dal business plan, ha invece

carattere gestionale e consiste «nella ricerca di nuove capacità

imprenditoriali», attraverso l’affidamento di strutture e impianti a

soggetti privati, tramite contratti di servizio.

La copertura finanziaria prevede lo stanziamento di fondi statali per

15 milioni di euro, 9 milioni e 165 mila dei quali già trasferiti al

Comune dall’Ufficio speciale per la Ricostruzione (Usra), oltre alla

previsione di 2,5 milioni di euro relativi a fondi Fas da destinare,

in particolare, alla seggiovia delle Fontari, e 3 milioni di euro di

fondi regionali per la cabinovia di Monte Cristo.

«Questo piano – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente

– è condizione indispensabile ai fini dell’erogazione del

finanziamento ministeriale di 15 milioni di euro, necessari per lo

sviluppo e l’adeguata tutela e valorizzazione di un’area, come quella

del Gran Sasso, che racchiude un enorme potenziale in termini di

sviluppo turistico ed economico, con conseguenti, importanti ricadute

anche in termini di occupazione e di promozione del territorio».