
Mentre «il ministero dell’Interno, speriamo non con la complicità delle autorità locali di pubblica sicurezza del territorio aquilano, si appresta a tagliare alcuni presidi di polizia ricadenti sul vasto territorio aquilano», si alzano già le voci contrarie a tali ipotesi da parte dei Primi cittadini di importanti città della Provincia dell’Aquila e il Coisp (sindacato indipendente di polizia) avuta questa «informale notizia», ha immediatamente chiesto, con una nota inviata al questore dell’Aquila Vittorio Rizzi, di «essere messo a conoscenza della fondatezza o meno di queste notizie». A renderlo noto è lo stesso sindacato.
«E’ grave che il sindacato sia lasciato fuori da decisioni che, oltre che sulla sicurezza dei cittadini, influiscono sulla sfera personale dei poliziotti, che è nostro obbligo tutelare – commenta il segretario provinciale del Coisp L’Aquila Santo Li Calzi – Attendiamo pertanto con fiducia la risposta del questore, ma siamo al fianco sin da ora ai sindaci di Sulmona e Castel di Sangro, per scongiurare che i cittadini da loro amministrati perdano contatto con l’istituzione della Polizia di Stato. Così come siamo al fianco dei numerosi poliziotti interessati da questo progetto i quali, non dimentichiamolo, sono sempre stati coinvolti nel processo di crescita civile delle istituzioni dello Stato e hanno sempre risposto con solerte puntualità nell’assolvimento dei propri compiti».
«Il Coisp – aggiunge Li Calzi – farà di tutto per evitare qualsiasi chiusura degli uffici di polizia sul nostro territorio, smascherando la volontà di chi vuole sopprimere in modo illogico centinaia di uffici, al solo fine di effettuare delle presunte economie con la speranza di recuperare degli uomini. Questo, unitamente alla difesa del posto di polizia di Telespazio, anch’esso in procinto di chiudere, sarà il nostro obiettivo».