Regionali, Chiodi allo specchio

28 febbraio 2014 | 15:49
Share0
Regionali, Chiodi allo specchio

«Io sono a disposizione del partito e mi sembra che non ci sia nessuna controindicazione. C’è stata solo una bagarre, la vicenda giudiziaria, che certamente ha potuto indebolirci per i tempi con cui è arrivata, ma la sostanza e i risultati contano pure».

Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine di una conferenza stampa, a proposito della sua candidatura alle regionali.

Rispondendo a chi interpreta il silenzio romano come un segnale negativo, Chiodi afferma che «a Roma c’è una sola persona che conta per quanto riguarda il nostro partito ed è Silvio Berlusconi. C’è un lancio di agenzia di qualche mese fa», dice il governatore, riferendosi probabilmente alla nota in cui, a dicembre, il presidente di Forza Italia affermava che «il candidato per l’Abruzzo è il presidente uscente e si soffermava sulla sua gestione accorta e lungimirante, grazie a cui l’Abruzzo è diventato una Regione forte».

In ogni caso, secondo Chiodi è ancora presto per parlare di candidature e di campagna elettorale: «sarebbe molto grave – dice – se io cominciassi ad occuparmi di campagna elettorale piuttosto che dei problemi dell’Abruzzo. Io sono il presidente dell’Abruzzo e degli abruzzesi e lo resto fino a quando ufficialmente non si aprirà la campagna. Devo lavorare solo nell’interesse dei cittadini».

«Poi saranno gli abruzzesi a scegliere – aggiunge il presidente – Io lo dico sempre: c’è una classe dirigente che ha vissuto momenti difficilissimi, ha risanato l’Abruzzo, liberato risorse per il futuro e reso la regione ricca e c’è una classe dirigente che quando ha governato ha saccheggiata la regione. I personaggi saranno sempre gli stessi – conclude Chiodi – quelli di allora e quelli di oggi».