
Il Consiglio Civico Aquilano denuncia in una nota «l’ennesima inadempienza del Comune che non ha ancora provveduto a risolvere le problematiche ripetutamente e costantemente sollevate in Commissione ed opportunamente documentate dallo stesso Consiglio Civico Aquilano».
Ha deciso cioè di alzare la voce contro la situazione stagnante e scrivere una lettera all’assessore De Santis, con l’intento di rendere manifesto il «comportamento comunale che è fonte costante di confusione, malessere e seria preoccupazione – si legge – di tutti i cittadini che, desiderosi di essere rispettosi della legge e della legalità, stanno pagando “acconti” di una spesa che sanno certamente errata e che non è stata ancora verificata né corretta».
La denuncia è per le bollette di conguaglio dei consumi del gas di riscaldamento, dell’elettricità e dell’acqua.
«Il Consiglio Civico Aquilano grazie al lavoro svolto dai Comitati di Quartiere, ha potuto verificare che le letture dei contatori sono errate (errate per la seconda volta), che sono stati registrati consumi “irreali”, che ci sono incongruenze allarmanti tra appartamenti siti nello stesso piano della stessa piastra oltre che tra appartamenti siti in piastre diverse, fatto che determina una inaccettabile ingiustizia sociale ed economica».
«Particolare preoccupazione, a tale proposito, investe tutte le famiglie che hanno ricevuto conguagli di svariate migliaia di Euro (si arriva persino a circa 10.00 Euro di consumo) quasi abitassero in un Hotel e non in un appartamento di 60 mq. del Progetto C.A.S.E. o M.A.P.
Da sempre il Consiglio Civico Aquilano ed i Comitati di Quartiere si sono resi disponibili alla più attiva e proficua collaborazione con il Comune che, evidentemente, è indifferente alle problematiche sempre più gravi che gli inquilini stanno affrontando o, nella migliore delle ipotesi, ha imparato a dovere l’arte della “Promessa inattesa e non rispettata”. Dalla delibera del 20/12/2013 (sulla rinuncia del Comune del Diritto di acquiescenza), che ha dato solo temporanea e insufficiente tranquillità e mal riposta speranza, tutto è FERMO. Stiamo assistendo, impotenti, ad una situazione a dir poco inquietante in cui “lo Stato ci costringe ad andare contro le leggi dello Stato”, rendendoci morosi contro ogni nostra volontà. Il Consiglio Civico Aquilano si è impegnato e si impegna costantemente per contribuire, in modo fattivo e corretto, alla risoluzione dei problemi emersi e, con la determinazione di chi è stanco di promesse inattese, chiede la verifica degli impianti e dei consumi. Chiede di conoscere il costo di un KWh, come è di diritto e soprattutto se il consumo delle singole unità abitative sia congruo con i parametri previsti per la classe energetica per cui le case sono state dichiarate».
«Sono ormai mesi – si legge ancora – che il CCAQ ed i Comitati di Quartiere chiedono di poter regolarizzare la loro posizione e sono costretti alla morosità e all’inadempienza. La nostra collaborazione, il nostro impegno sono resi vani proprio dall’Ente che dovrebbe lavorare per il bene e la crescita dei suoi cittadini».
Le problematiche sollevate in Commissione dal Consiglio Civico Aquilano sono diverse e riguardano:
• La necessità di raddoppiare le rate in virtù del fatto che il debito è stato presentato con tre anni da ritardo con un tetto massimo sostenibile, per inadempienza del Comune non degli inquilini.
• La pubblicazione dei Kw/h individuali e dei bollettini del gas per ogni Progetto C.A.S.E. e piastra.
• Il ripristino immediato dei contabilizzatori mal funzionanti o rotti (che continuano a maturare consumi errati).
• La verifica e l’attivazione dei pannelli solari termici non funzionanti.
• La verifica e l’eventuale coibentazione delle centrali termiche con relativa protezione dei tubi ove e se necessario.
• Il controllo e la manutenzione effettiva, fatta da professionisti qualificati, delle caldaie.
• L’accertamento delle classificazioni termiche reali secondo quanto stabilito all’atto della costruzione e stabilito dalle vigenti leggi e, in caso negativo:
1. L’accensione delle polizze postume di garanzia per la sistemazione definitiva
2. La richiesta di risarcimento alle imprese e/o ai collaudatori/responsabili del procedimento per scontare la bolletta degli abitanti i locali meno coibentati, allineandoli con la media degli altri alloggi.
• La verifica e la correzione della percentuale di riscaldamento dell’acqua sanitaria secondo le aliquote ufficiali e la corretta comunicazione dell’aliquota del consumo totale in proporzione ai mc di acqua calda rilevati.
• Le chiavi del vano caldaia per poter verificare, attraverso tecnici qualificati e certificati, il regolare funzionamento dell’impianto secondo le normative vigenti.
«Da mesi ormai – si chiosa nella lettera – tentiamo la concertazione di soluzioni che non possono più essere rimandate in nome della fiducia che tutti i cittadini hanno accordato al Consiglio Civico Aquilano e ai Comitati di Quartiere e della crescente insofferenza verso problematiche che sembrano ogni giorno di più riguardare i cittadini e non il Comune. E’ per questi motivi e a tutela dei diritti dei cittidini, che, non ricevendo a breve risposte concrete e fattive ci vedremo costretti a rivolgerci agli Organi competenti».