
Dopo il rinvio della scorsa settimana, torna domani in Consiglio comunale dell’Aquila la proposta di delibera sulle aree bianche, le zone del Piano regolatore generale a vincolo decaduto cui deve essere data una nuova destinazione urbanistica.
La seduta è in seconda convocazione perché la precedente era stata sciolta per mancanza del numero legale, causata dall’assenza di un fronte trasversale di consiglieri.
Sul provvedimento l’opposizione ha già annunciato battaglia, come scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia, Guido Liris, anche a nome dei colleghi Pierluigi Properzi (Domani L’Aquila), Raffaele Daniele (Unione di centro), Alessandro Piccinini (misto), Emanuele Imprudente (L’Aquila città aperta), Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila) e Vito Colonna (Prospettiva 2022).
«La proposta non è votabile né tecnicamente né politicamente, afferma Liris, che lamenta la «mancanza della documentazione relativa alla procedura di Valutazione ambientale strategica» e il fatto che «la ratifica dell’intesa con la Provincia dell’Aquila non è stata portata all’attenzione del Consiglio in maniera distinta dalla proposta di delibera oggetto di discussione, non consentendo modifiche o emendamenti migliorativi».
Inoltre, Liris ipotizza una «massiccia cementificazione del territorio, in netta controtendenza con le proposte di legge governative e parlamentari sul contenimento del consumo dei suoli».
La vicenda delle aree bianche si trascina da 30 anni e, negli ultimi tempi, numerosi sono stati i ricorsi al Tar dei proprietari, che hanno visto quasi sempre il Comune soccombere, con la contestuale nomina di commissari ad Acta e la condanna al pagamento delle spese processuali.