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E’ di questi giorni la notizia che la prossima ed imminente riorganizzazione degli Uffici di Polizia porterà alla chiusura del Distaccamento Polizia Stradale di Castel di Sangro e del Posto di Polizia Ferroviaria di Sulmona.
«Tale drastico taglio – scrive il segretario regionale di Ugl Abruzzo, Claudio Ciucci, in una nota – motivato da esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica, porterà all’imminente chiusura, nelle due città, di due uffici di Polizia di fondamentale importanza, sinora, per il mantenimento di uno standard accettabile di sicurezza».
«Il Posto di Polizia Ferroviaria – continua – è il primo ufficio di Polizia chiamato a soddisfare l’esigenza di verifica e controllo del flusso, notevole, di persone a che a vario titolo (turismo, lavoro) arrivano o transitano nella nostra città. Numerosi e di alta professionalità sono stati gli interventi, costanti, finalizzati a rendere sempre più vivibile, attraverso il filtro dei controlli di Polizia, l’area circostante alla Stazione Ferroviaria e la sicurezza stessa all’interno dei treni in transito: ne prevediamo, purtroppo, le drammatiche conseguenze, dal punto di vista della sicurezza, con la soppressione del Posto di Polizia. Il risparmio è risibile: i locali sono messi a disposizione al personale di Polizia dalle stesse Ferrovie».
Il Distaccamento Polizia Stradale di Castel di Sangro è posto tra l’Alto Sangro e l’Alto Molise ed è l’ultimo baluardo di Polizia della Provincia di L’Aquila che determina un deterrente sulla circolazione viaria, «snodo importante, visto anche la zona turistica di Roccaraso interessata ha un notevole afflusso di persone».
«Sul rischio eliminazione dei presidi di Polizia – condlude la nota – condividiamo i disappunti dei Sindaci interessati, secondo i quali, a causa della Spending Review cala una ulteriore scure sulla sicurezza dei cittadini e degli operatori. Questa Organizzazione Sindacale è contraria alla chiusura dei presidi di sicurezza e legalità sopra indicati sensibilizzando tramite la propria Segreteria Nazionale tutte le sedi ed i soggetti che si riterranno opportuni per l’abolizione di questa insensata ed inopportuna pretesa di chiudere».
