Grifoni morti, forse la colpa è degli impianti eolici

6 marzo 2014 | 13:23
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Grifoni morti, forse la colpa è degli impianti eolici

Sospendere l’iter che autorizza la realizzazione di impianti eolici in aree protette e fare chiarezza sulle cause della morte di due grifoni, trovati a Collarmele (L’Aquila), nel Parco regionale Sirente-Velino, probabilmente uccisi dalla collisione con una pala eolica.

Sono le richieste avanzate la prima, rivolta alla Regione Abruzzo, dal consigliere regionale di Prc-Sinistra Europea Maurizio Acerbo, insieme al delegato Lupi Abruzzo, Stefano Allavena, la seconda dal presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese, Augusto De Sanctis.

Secondo Acerbo la vicenda conferma che «il posizionamento delle centrali eoliche non può non tenere nel debito conto l’impatto con l’avifauna, cosa purtroppo che non avviene in Abruzzo dove persino una specie rara e tutelata a livello comunitario come il nibbio reale rischia l’estinzione a causa del proliferare non programmato delle centrali eoliche».

«La Regione Abruzzo – ribadisce in una nota Acerbo – non ha considerato direttive comunitarie e convenzioni internazionali che tutelano alcune specie di uccelli in riferimento alle rotte migratorie».

«Proprio domani – informa il consigliere Prc – il comitato VIA all’Aquila discuterà l’ennesimo progetto di centrale eolica in una zona di importante per il nibbio reale e il nibbio bruno, nei comuni di Cupello e Lentella (Chieti)».

«A Pescara si terrà in Regione la conferenza dei servizi che dovrebbe concludere l’iter per una mega centrale eolica a Civitaluparella (Chieti), con pale alte 150 metri in una zona importante per la presenza di nibbio reale e orso marsicano».

De Sanctis, dal canto suo, ricorda che gli impianti eolici sono una delle maggiori cause di mortalità per i grifoni, come dimostrano le centinaia di esemplari morti ogni anno in Spagna dove «è stata ordinata la chiusura di alcuni impianti eolici particolarmente impattanti».

Ricorda inoltre De Sanctis che la Regione Abruzzo ha vietato la realizzazione di nuovi aerogeneratori nella Marsica, ma «solo dopo l’avvio da parte del Corpo Forestale di un prezioso studio con trasmittenti».

La Stazione Ornitologica Abruzzese auspica che Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo e altri enti coinvolti «divulghino quanto prima il referto necroscopico, come previsto dalla normativa sulla trasparenza dei dati ambientali».