Mercato piazza D’Armi, clienti in fuga

6 marzo 2014 | 15:22
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Mercato piazza D’Armi, clienti in fuga

di Antonella Calcagni

Non si è fatto attendere l’effetto “boomerang” del mercato di piazza D’Armi. Gli operatori sono in apnea soprattutto a causa dei lavori lungo viale Corrado IV per il raddoppio della corsia. Più di qualche commerciante ha chiesto di andare via da quel piazzale, chiedendo un sito alternativo. In campo è scesa la Fiva Confcommercio, il cui presidente, Alberto Capretti, ha ottenuto dall’assessore alle Opere Pubbliche, Alfredo Moroni, la rassicurazione che sarà realizzata la doppia apertura su via Piccini con ingresso e uscita qualche metro più giù. Ciò in attesa della realizzazione della rotatoria di via Piccini, «pronta fra un paio di mesi». La gente, insomma, fugge dal mercato perché trova scomodo parcheggiare.

Intanto c’è stato un incontro con il sindaco Massimo Cialente e l’assessore alle Finanze Lelio De Santis teso a verificare la possibilità di un abbattimento della Cosap (la tassa per l’occupazione di suolo pubblico) almeno in questo periodo così difficile per gli ambulanti. Un percorso di cui l’amministrazione comunale dovrà verificale la percorribilità. L’unica notizia positiva dal mercato è stata l’attivazione, la scorsa settimana, del bar ubicato al centro del piazzale; mentre i bagni, presi di mira dai vandali, sono stati ripuliti. Servizi in più per la clientela e per gli operatori, ma sicuramente non sufficienti ad attrarre compratori.

Ancora tutta da giocare la partita del “Mercabus”, il cui servizio navetta verso il mercato è stato bruscamente interrotto dall’Ama qualche settimana fa. Capretti ha mostrato di non aver metabolizzato la mossa del presidente Ama Agostino Del Re. «L’Ama ha interrotto il servizio senza neanche avvertirci». Dal canto proprio, il presidente Ama aveva spiegato che il servizio non era stato remunerativo per l’azienda. Del resto era solo una sperimentazione, aveva chiosato. «Avevamo stampato 5 mila volantini per pubblicizzare il servizio – ha rintuzzato Capretti – 2 mila sono ancora in magazzino. Per noi questo servizio è fondamentale, per questa ragione abbiamo anche trovato uno [i]sponsor[/i] per la riattivazione, al fine di non gravare sul bilancio dell’Ama. Si tratta di fondi della Confcommercio nazionale. I soldi, dunque, ci sono. Se c’è la volontà dell’Ama il servizio navetta Mercabus può essere attivato di nuovo».