Equitalia: definizione agevolata delle cartelle, 75 mila adesioni

«Sono circa 75 mila i contribuenti che finora hanno aderito alla definizione agevolata delle cartelle di Equitalia, per un importo complessivo che sfiora i 300 milioni di euro». A comunicarlo, attraverso una nota, è Equitalia, sottolineando che «la settimana scorsa, con l’avvicinarsi del termine del 28 febbraio inizialmente fissato dalla legge, in alcune grandi città è stato necessario prolungare l’orario di sportello per consentire a tutti i contribuenti di ricevere adeguata assistenza. Con il decreto legge numero 16 del 6 marzo 2014 la scadenza è stata prorogata al 31 marzo».
«La legge di Stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013 numero 147) – si legge nella nota di Equitalia – prevede la possibilità di pagare in un’unica soluzione, senza interessi di mora e interessi di ritardata iscrizione a ruolo, le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivi affidati entro il 31 ottobre 2013 a Equitalia per la riscossione. Rientrano nell’agevolazione, per esempio, le entrate erariali come l’Irpef e l’Iva e, limitatamente agli interessi di mora, anche le entrate non erariali come il bollo dell’auto e le multe per violazione al codice della strada elevate da Comuni e Prefetture. Restano invece escluse le somme dovute per effetto di sentenze di condanna della Corte dei Conti, i contributi richiesti dagli enti previdenziali (Inps, Inail), i tributi locali non riscossi da Equitalia e le richieste di pagamento di enti diversi da quelli ammessi (l’elenco è disponibile sul sito www.gruppoequitalia.it). La definizione agevolata è applicabile anche in presenza di rateizzazioni, sospensioni giudiziali o altre situazioni particolari».
I tributi interessati. «La definizione agevolata – spiegano i portavoce di Equitalia – riguarda le cartelle e avvisi di accertamento esecutivi emessi per tributi di competenza delle Agenzie fiscali (Agenzia delle Entrate, del Demanio, del Territorio, delle Dogane e dei Monopoli), Uffici statali (per esempio Ministeri e Prefetture) ed Enti locali (Regioni, Province e Comuni), affidati a Equitalia entro il 31 ottobre 2013».
Verifica delle cartelle. «Per capire se i tributi inseriti nelle cartelle/avvisi rientrano nella definizione agevolata – precisa Equitalia – i contribuenti devono prendere visione della propria situazione debitoria, verificare la data in cui le somme dovute sono state affidate all’agente della riscossione e il tipo di atto ricevuto. Queste informazioni sono tutte contenute nell’estratto di ruolo che si può chiedere agli sportelli di Equitalia».
Cosa non si paga. «Per tutte le cartelle/avvisi che rientrano nell’agevolazione – sottolineano i portavoce di Equitalia – il contribuente non dovrà pagare gli interessi di mora che maturano dalla data di notifica della cartella in caso di mancato pagamento delle somme entro i 60 giorni previsti. Inoltre, per le cartelle/avvisi emessi per conto dell’Agenzia delle Entrate, e quindi riferite a entrate erariali, non si paga anche il tributo relativo agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo, indicati nella cartella di pagamento e nell’estratto di ruolo».
Cosa si paga. «Chi sceglie di aderire – precisa Equitalia – dovrà pagare il residuo del debito (al netto degli interessi non dovuti), l’aggio, le spese di notifica e quelle per eventuali procedure attivate. Equitalia invierà entro il 30 giugno mediante posta ordinaria una comunicazione di avvenuta estinzione del debito ai contribuenti che avranno pagato nei termini previsti».
Dove e come pagare. «È possibile effettuare il versamento in tutti gli sportelli di Equitalia, negli uffici postali tramite bollettino F35, indicando nel campo “Eseguito da”, oltre ai dati personali, anche la dicitura “Definizione Ruoli – L.S. 2014”. Per la corretta ricezione del pagamento – conclude la nota di Equitalia – si consiglia di utilizzare un bollettino F35, completo di codice fiscale, per ognuna delle cartelle/avvisi che si vuole pagare in forma agevolata».