8 marzo: Aquilane a scuola di difesa personale

8 marzo 2014 | 00:28
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8 marzo: Aquilane a scuola di difesa personale

Parte oggi, 8 marzo, il corso di difesa personale gratuito riservato alle donne organizzato dalla Questura dell’Aquila in collaborazione con l’associazione sportiva Gymnasium (www.sakuradojo-aq.com) e la [i]partnership[/i] di “[i]L’Aquila, città per le donne[/i]”. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di far apprendere alle frequentatrici del corso alcune tecniche di autodifesa attraverso esercizi tecnici e comportamentali.

L’iniziativa è stata pubblicizzata lo scorso 26 febbraio con l’apertura delle iscrizioni presso la Polisportiva Torrione, a Piazzale San Pio X, dove ogni venerdì si terranno le 12 lezioni, grazie anche al contributo per l’organizzazione logistica offerto dall’Aics provinciale (associazione italiana cultura e sport, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni).

Le iscrizioni hanno superato di più del doppio il limite di 20 posti disponibili e per inserire le aspiranti frequentatrici per il momento escluse si verificherà la possibilità di replicare il corso nella seconda metà dell’anno.

Per la Questura questa iniziativa si colloca all’interno della strategia di prevenzione e sensibilizzazione intrapresa già dallo scorso anno contro la violenza di genere, mentre per l’associazione sportiva è in linea con il progetto formativo integrato “Club Harù“ seniores che va avanti a carattere sperimentale. Per “[i]L’Aquila, città per le donne[/i]” il progetto si configura, infine, come un nuovo fronte attraverso il quale offrire un contributo per realizzare una città a misura del genere femminile, come quello della sicurezza.

Le tecniche base che verranno insegnate sono fondate sull’arte marziale giapponese del Daito-ryu Aikijujutsu e le lezioni verranno tenute da una donna, in modo da rendere le tecniche a misura della dimensione fisica e psicologica femminile. Ogni seduta sarà preceduta da “pillole” giuridiche a cura dei poliziotti della Questura e in merito alle tipologie di reato delle quali una donna può essere potenziale vittima. In programma anche “pillole” psicologiche curate da una psicologa di “L’Aquila, città per le donne” al fine di affiancare all’allenamento fisico anche quello mentale. Le lezioni riguarderanno la conoscenza e la gestione delle emozioni e saranno finalizzate soprattutto al controllo della paura.

TAPPA STRAORDINARIA DEL CAMPER ANTIVIOLENZA

Inoltre, in occasione della Festa della Donna, il Camper contro la violenza di genere – il cui viaggio è iniziato il 30 settembre e terminato il 25 novembre 2013 – sabato mattina farà una tappa eccezionale a Piazza Duomo, per continuare a svolgere un’attività di sensibilizzazione che si è rivelata strategica, avvicinando la cittadinanza femminile alla Polizia di Stato per poter ricevere informazioni sull’odioso fenomeno e poi eventualmente assistenza per depositare un esposto, ovvero presentare una querela o una denuncia contro gli uomini maltrattanti.

L’equipaggio, composto da sole donne, distribuirà insieme ai volantini tradotti in 5 lingue, anche dei rametti di mimosa, come simbolo della ricorrenza dell’8 marzo.

Ad affiancare l’attività del Camper, ci sarà una Volante con personale tutto femminile che, partendo dalle scuole, effettuerà un itinerario verso i luoghi più frequentati dalle donne, per fare prevenzione ed omaggiare anche loro di un rametto di mimosa.

LE INIZIATIVE DELLA POLIZIA – Nel numero di marzo, la rivista Poliziamoderna, mensile della Polizia di Stato, propone un focus nel quale vengono affrontati gli strumenti messi in campo contro il femminicidio e contro ogni forma di discriminazione razziale, di genere, religiosa, sessuale e così via. Non solo le iniziative promosse dagli uffici centrali, come l’OISCAD (Osservatorio per la Sicurezza contro gli Atti Discriminatori), ma anche per la formazione dei poliziotti con il progetto “open minds” della polizia criminale e due progetti realizzati con l’università La Sapienza di Roma.

Poi le esperienze promosse sul territorio dalle diverse Questure, dove ha trovato posto anche il progetto aquilano “Camper antiviolenza”, unico a livello nazionale e il corso di difesa personale; per andare a Milano con un decalogo per gli operatori di polizia in caso di intervento per violenza domestica e Codice Rosa per accogliere le denunce e infine a Catania, che ha messo in campo il sistema di “reati sentinella” (percosse, lesioni e stalking) per cogliere in tempo i segnali rilevatori della violenza domestica.