Festa della Donna, il regalo di un poeta

8 marzo 2014 | 01:01
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Festa della Donna, il regalo di un poeta

di Valter Marcone

La poesia “E’ quello che è” vuole essere un sincero saluto, per la festa della donna, evitando ogni retorica e ogni falso, lusinghiero e verbale incantamento. In sostanza un saluto alla donna come persona capace di completarne un’altra (nella relazione amorosa), di sottomissione (quando viene fatta oggetto), di sopportazione (quanto subisce violenze fisiche e psicologiche). Capace di indirizzare e definire i destini di individui e famiglie (nel mondo della criminalità organizzata e non solo), di svolgere contemporaneamente ruoli come quelli di madre, figlia, moglie, sorella; fragile baluardo spesso all’interno della famiglia in una società che ha perduto certezze. Un pensiero così reale dunque alle donne, nel giorno dell’otto marzo, giorno per una festa in ricordo di un sacrificio. Per questo mi è parso utile scegliere, nella poesia che segue, le parole e i versi in uno sforzo di comprensione e di valorizzazione delle realtà nelle quali le donne sono impegnate con la loro vita.

E’quello che è

Capita anche a me di dire

qualche volta è quello che è.

E’ quello che è il tuo sguardo

il tuo sorriso, la tua andatura,

la tua voce.

Sono quelle che sono le tue mani

i tuoi occhi, le tue labbra

le tue gambe,

sei quello che sei che altro dire;

che dice non vale la pena

che dice vale la pena

quella pena spesso mutata

come un’increspatura in un’altra cosa

in un altro cuore, in un dolce amore;

sei come le incerte cose

ma sei anche come un inevitabile accordo

col vento e le montagne, i cigli alberati

i fossi erbosi, i cirri arruffati

i respiri distesi, i sogni coinvolgenti

i destini tenui nel mondo.

Solo ora che ti ricordo

e non somigli più a niente che non sia “tu”

solo ora è festa e mentre racconto

le parole che ti appartengono

è poi semplicemente quello che è.

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