
«Non è vero che la ricostruzione è ferma, ci sono migliaia di aziende che lavorano nel ‘cratere’, ma questo non basta a fare da volano per l’economia della provincia dell’Aquila, dove i dati sulla disoccupazione e la cassa integrazione sono sempre più catastrofici». Lo afferma la Cgil, con il segretario provinciale Umberto Trasatti che, proprio alla luce di questa evidenza, torna chiedere con forza che vengano finalmente spesi i 100 milioni della cosiddetta “legge Barca” previsti per cofinanziare investimenti sul territorio, in particolare nella ricerca.
Argomento, questo, che sarà anche al centro del congresso provinciale in programma il 13 e 14 marzo all’Auditorium del Parco del Castello, a cui prenderà parte anche Danilo Barbi, il segretario nazionale della Cgil.
Secondo l’Istat nel 2008 il tasso di disoccupazione era dell’8,6%, nel 2013 è salito al 12,5%. Ovvero si sono persi 6.500 posti di lavoro, gli occupati sono passati dai 118.300 del 2008 ai 111.800 del 2013. A questo dato però vanno aggiunti i cassaintegrati, che nelle rivelazioni dell’Istat non sono considerati disoccupati e in Provincia sono oggi diventati un esercito di 7.500 persone.
«La cosa più grave – sottolinea Trasatti – è che buona parte dei 10 milioni di ore di cassa integrazione autorizzate nel 2013 dall’Inps, in aumento drammatico rispetto agli anni precedenti, è in deroga e straordinaria».