
«Di Mattia vada avanti, se ci avesse ascoltato per tempo la città ne avrebbe giovato, ma in ogni caso salutiamo positivamente questo ravvedimento operoso».
Così il Partito della Rifondazione comunista a proposito dell’ ‘operazione verità’ con cui l’ex sindaco di Montesilvano, Attilio Di Mattia, intende smascherare quelli che a suo dire sono i “poteri forti” che hanno fatto cadere la sua amministrazione.
«L’ex sindaco – sottolineano il segretario provinciale e quello cittadino del Prc, Corrado Di Sante e Michele Castellano – fa bene a fare i nomi, ad indicare le delibere; questo è, al di là delle inchieste, il sistema Montesilvano che ha eroso la ricchezza collettiva a vantaggio di un gruppo di imprenditori che hanno fatto il bello e il cattivo tempo, con l’avallo di politicanti e trasformisti».
Ricordando che «la sola opposizione è stata quella di Rifondazione comunista», per Di Sante e Castellano «era evidente che con quel tipo di maggioranza Di Mattia era impossibilitato a promuovere il cambiamento e per questo andammo da soli alle scorse elezioni comunali».
Riferendosi ad alcuni articoli usciti sulla stampa, i due segretari si dicono «stupiti» per il fatto che «la neo-segretaria del Pd consigli prudenza quando invece un’operazione trasparenzà è oltremodo necessaria. Non ci stupisce invece – aggiungono – che Pasquale Cordoma e Renzo Gallerati prendano le distanze da Di Mattia».