«No alla chiusura dei presidi di Polizia in Abruzzo»

12 marzo 2014 | 12:31
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«No alla chiusura dei presidi di Polizia in Abruzzo»

«La chiusura di diversi presidi di Polizia in Abruzzo è una decisione scellerata, visti i dati forniti dal Viminale sulla sicurezza, che va contro il buon senso e favorisce solo la criminalità a discapito della sicurezza dei cittadini onesti». A sottolinearlo è l’onorevole Fabrizio Di Stefano, che oggi ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla chiusura e il riordino delle sedi della Polizia di Stato in Abruzzo.

«In quasi tutti i casi – spiega Di Stefano – le sedi sono fornite gratuitamente dalle Ferrovie dello stato o dalle Poste Italiane che usufruiscono dei servizi in convezione, quindi non si capisce quali possano essere i benefici in termini economici. L’unico taglio a cui si pensa è la riduzione del personale, già di per sé ridotto all’osso. La riduzione dei servizi comporterebbe una minore sicurezza per il cittadino e non sono da sottovalutare, in termini di entrate erariali, le perdite provenienti dalla lotta alla criminalità e i costi sociali indiretti».

«Pensare di chiudere i presidi di Polizia Postale, che ci invidiano tutti i paesi europei per la lotta contro la pedofilia, lo stalking e i crimini via internet, mi sembra paradossale e anacronistico – sottolinea il deputato – Credo, in sostanza, che il riordino vada ripensato, che dei tagli si possano fare, ma non a discapito della sicurezza, dei cittadini e dei territori. Se poi a questi tagli non corrisponde neppure un analogo risparmio economico, allora credo che gli stessi siano assolutamente da ripensare».