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Vino d’Abruzzo, principe d’Europa

Se anche nel quarto trimestre 2013 i dati dell'export abruzzese hanno confermato la temuta linea del meno davanti alla voce nel suo complesso, non così è stato per le vendite oltre confine dei prodotti dei comparti agricolo e agroalimentare: vino, pasta e olio in testa.

Emerge dai dati pubblicati oggi dall'Istat, commentati dall'assessore regionale alle Politiche agricole, Mauro Febbo.

«Il vino resta senza dubbio il principe del 'Made in Abruzzo' all'estero - ha detto -, con una variazione negli scambi commerciali di +12,3% rispetto al 2012».

«Ottime notizie prosegue Febbo - arrivano anche dalle altre eccellenze abruzzesi come la pasta che si conferma tra i prodotti più apprezzati nel mondo. Il dato di fine 2013 parla di oltre 127 milioni di euro di scambi commerciali con un variazione del +7% rispetto all'anno precedente. Brilla anche l'olio d'oliva che segna uno straordinario +16% rispetto al 2012 e un valore degli scambi con l'estero che ha raggiunto quasi 20 milioni di euro».

«Segno positivo davanti alla voce export - conclude l'assessore Febbo - anche per frutta e ortaggi con +3,4%; per prodotti e colture agricole non permanenti (+5%) e permanenti (+10%), prodotti di origine animale (+37%), prodotti della pesca (+19%) e pesce lavorato (+12%)».