
A seguito dell’operazione antidroga ‘Ellenica’, eseguita a ottobre 2013 per stroncare un traffico di eroina tra Albania e Italia, questa mattina i carabinieri hanno sottoposto a sequestro preventivo beni mobili e immobili per un valore di circa 5 milioni.
Il sequestro è avvenuto nei territori delle province di Pescara, Teramo e Chieti ad opera dei carabinieri del Ros e dei Comandi dell’Arma competenti territorialmente ed è scattato in esecuzione di un provvedimento del giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale de L’Aquila, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia.
Nel mirino una decina di persone, cioè una parte dei 71 indagati già destinatari del provvedimento cautelare in carcere eseguito il 21 ottobre 2013 in Italia, Albania, Kosovo e Bosnia, al termine dell’operazione Ellenica.
Le indagini, condotte sotto la direzione della magistratura abruzzese, hanno consentito di delineare una ramificata struttura transnazionale di matrice kosovaro-albanese, dedita al traffico di centinaia di chili di eroina dall’Albania in Italia, tramite il Kosovo e la Bosnia. In Albania, il gruppo era in grado di approvvigionarsi di eroina afghana direttamente dai fornitori turchi, introducendo poi la sostanza in diversi Paesi europei, tra cui l’Italia. Qui alcuni connazionali dovevano supervisionare alle spedizioni periodiche, assicurando in particolare il collegamento con gruppi criminali albanesi per la successiva commercializzazione sui mercati centro-settentrionali, e il principale snodo per lo smercio dell’eroina era localizzato nell’area pescarese.
L’attività investigativa, con gli approfondimenti del Ros, ha confermato la propensione delle organizzazioni criminali maggiormente strutturate a reinvestire i proventi derivanti dal traffico internazionale di droga nei settori commerciale e immobiliare.