Nuovo caso di ‘malattia di Madelung’ in Abruzzo

14 marzo 2014 | 12:18
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Nuovo caso di ‘malattia di Madelung’ in Abruzzo

Il servizio di alcologia di Chieti della Asl Lanciano, Vasto, Chieti è riuscito a diagnosticare un nuovo caso di malattia di Madelung, una rara complicanza dell’alcoldipendenza di origine ancora sconosciuta, da cui è risultata affetta una donna di circa quarant’anni residente nella zona teatina. Si tratta del secondo caso diagnosticato negli ultimi anni dai medici del Servizio, il primo era stato segnalato tre anni fa nell’area frentana.

La malattia di Madelung – spiegano dal Servizio di Alcologia – appartiene alle lipomatosi multiple familiari e comporta un significativo accumulo di grasso a livello della testa, del collo, della parte superiore del tronco e dell’addome, con una conseguente limitazione dei movimenti e un notevole peggioramento della qualità della vita. La malattia di Madelung comporta anche il rischio di serie complicanze cardiovascolari e di sindromi compressive vascolari, neurologiche o laringee che potrebbero determinare anche la morte del paziente, il quale pertanto deve essere costantemente monitorato.

La patologia, inoltre, è causa di forte disagio estetico per chi ne è colpito: gli accumuli di grasso nella parte superiore del corpo rendono infatti la persona colpita simile a una specie di “incredibile Hulk” anche se l’ipertrofia non è dovuta ai muscoli, ma agli accumuli di grasso.

La patologia, che colpisce un soggetto ogni 25.000, soprattutto uomini fra i 30 e i 60 anni, alcolisti ed ex-alcolisti, non regredisce e non si conoscono terapie mediche in grado di guarirla, pertanto l’unica terapia possibile consiste nel non bere alcolici. Nei casi più gravi si interviene chirurgicamente con la liposuzione.

La malattia è più frequente nell’area mediterranea. Si sospetta, ad esempio, che l’aspetto singolare e particolare del Guerriero di Capestrano, simbolo dell’Abruzzo, sia dovuto alla malattia di Madelung da cui sarebbe stato affetto.