Rapagnà: lotta al degrado dell’edilizia residenziale pubblica

«Una parte significativa dell’edilizia residenziale pubblica si trova ancora oggi, a più di 35 anni dalla sua costruzione, in una condizione di grave degrado urbano e di abbandono sociale e presenta diversi aspetti di criticità e di rischio per le famiglie assegnatarie per quanto attiene alla vetustà, alla pericolosità, al rischio sismico e idrogeologico». E’ quanto afferma il coordinatore del Mia Casa d’Abruzzo Pio Rapagnà, annunciando per domenica, nella sala consiliare del Comune di Pescara, l’assemblea regionale degli inquilini e degli assegnatari Ater «per il diritto alla casa» (ore 10).
Rapagnà, inoltre, parla di «insuperabili barriere architettoniche, di manufatti interni agli edifici e coperture in amianto, in un contesto di vergognosa emarginazione e discriminazione economica e umana, in diversi quartieri delle grandi città e nuclei urbani delle aree interne e delle zone di 167 e Peep dei principali insediamenti edilizi della fascia costiera».
Stando ai dati forniti dallo stesso ex parlamentare in Abruzzo ci sono oggi 675.860 abitazioni private, delle quali 258.080 sono vuote, mentre 147.203 nuclei familiari non sono proprietari della loro attuale abitazione e pagano un affitto mensile che spesso raggiunge cifre insostenibili rispetto al proprio reddito complessivo. Di questi nuclei, circa 35.000 sono composti da singole persone, anziani e giovani coppie, mentre rispettivamente: 5.475 famiglie vivono in situazioni precarie, delle quali 1.474 nuclei e persone sole in stato di assoluta povertà; 8.575 nuclei familiari con portatori di handicap, invalidi civili e sul lavoro in alloggi con gravi barriere architettoniche; 16.735 vivono in appartamenti malsani, degradati e dannosi alla sicurezza e alla salute degli inquilini, dei quali 4.237 ex-Iaco-Ater, 1.238 dei Comuni e 11.260 di proprietà privata.
Secondo i dati diffusi da Rapagnà gli edifici pubblici e privati a rischio, pericolanti, realizzati in zone sismiche o soggette a frane sono 1.137; gli edifici senza impianti elettrici e/o di riscaldamento a norma sono 1.465; le abitazioni pubbliche e private con la presenza di barriere architettoniche insuperabili per bambini, anziani, malati e portatori di handicap sono circa 434.000, pari all’80% del totale patrimonio abitativo; gli edifici e palazzine mancanti di ascensore o non in regola con le norme di sicurezza sono 1.745; gli edifici e le abitazioni con la presenza di amianto sono 743. E ancora: i quartieri, Zone di 167 e di edilizia residenziale pubblica e privata senza servizi essenziali sono 47; gli edifici di edilizia pubblica non ultimati, non riconsegnati e non assegnati sono 23; gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, agevolata e contrattata ancora non assegnati, o soggetti a contenziosi giudiziari e procedimenti fallimentari sono 536.