Spicchi di coraggio nella Marsica: i Comitati

14 marzo 2014 | 15:27
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Spicchi di coraggio nella Marsica: i Comitati

di Gioia Chiostri

Tutte le storie di coraggio cominciano da un ‘[i]se[/i]’. E se fosse diverso? E se non fosse così? E se vi fosse qualcos’altro al di là delle quattro mura intorno? E se la vita avesse in serbo un’altra vita? Comincia proprio da un ‘se’ – uno di quelli forti, che riguarda uno spicchio della Marsica – la storia di coraggio e perseveranza che [i]il Capoluogo.it[/i] è andato a scartavetrare dal muro del silenzio.

Lei, la protagonista, si chiama Rosaria Villa, attivo membro del direttivo del comitato ‘Piani Palentini’, con sede a Corcumello, e sia promotrice che vicepresidente del comitato ‘Salviamo la ferrovia Avezzano-Roccasecca, che ha sede, invece, a Sora.

Il primo è stato fondato nel 2008 con un intento di difesa e riqualificazione dell’area. Raccoglie persone prevalentemente di Capistrello, Scurcola, Tagliacozzo, Corcumello e Cese. Il secondo invece è più recente, ed è stato fondato questa stessa estate per evitare la chiusura della linea ferroviaria e, al contempo, per cercare di approntare una sua futura riqualificazione. Raduna gente originaria o residente nei Comuni tra Capistrello e Roccasecca.

«Ti posso garantire – esordice Rosaria – che, nei tanti colloqui e contatti che ho personalmente cercato con RFI, altissime dirigenze mi hanno assicurato che i lavori sono stati programmati ‘[i]perché abbiamo fatto casino in quanto comitato. La reazione delle persone è stata prova dell’attaccamento alla linea[/i]’». Rosaria Villa ha un passato e un presente di attivista e, come spiega lei stessa, «il motivo per cui mi pongo sempre in prima linea con entrambi i miei comitati è perché ho alle spalle un profondo legame con queste terre. Il mio papà è di Balsorano, la mia mamma è di Corcumello. Per l’uno sono attiva nel comitato ‘Salviamo la Ferrovia Avezzano-Roccasecca’, per la seconda nel ‘Comitato Piani Palentini’».

Come e con quali finalità nasce il comitato ‘Salviamo la Ferrovia Avezzano-Roccasecca’? «Il comitato – spiega Rosaria – è frutto del lato buono dei [i]social network[/i]. Mi stavo già occupando della linea, spinta dai [i]rumors[/i] sempre più cupi che lasciavano temere una chiusura della strada ferrata. Cercando dati, mi sono imbattuta in una pagina Fb: ‘[i]Salviamo la Ferrovia Avezzano Roccasecca[/i]’. Convinta sostenitrice della collaborazione di associazioni, ho teso la mano al gestore della pagina, contattandolo. Era l’avvocato Emilio Cancelli, disponibilissimo ad intessere una collaborazione con me. Una settimana dopo promuovemmo il nostro primo incontro alla Stazione Ferroviaria di Sora. Aderirono già alcuni simpatizzanti. Era, insomma, l’inizio dell’avventura. Una settimana più tardi, il 9 agosto del 2013, costituimmo formalmente il comitato. Emilio venne eletto presidente, io vice. Da allora abbiamo sempre lavorato con passione e determinazione, in un gioco di squadra».

La Ferrovia è stata oggetto di molte battaglie, [i]in primis[/i] quella della senatrice Stefania Pezzopane, ma anche di molte polemiche. «La senatrice Pezzopane – risponde Rosaria – per me è una conoscenza di lunga data. L’ho personalmente sensibilizzata alla questione quando la chiusura era solo un timore, poco prima che contribuissi a fondare il comitato. La sua reazione è stata prontissima. La sua risposta, la ricordo ancora, fu questa ‘[i]Tienimi aggiornata e se ritieni opportuno, posso aderire al vostro Comitato[/i]’. Sono seguite altre decine di mail da parte mia, culminate, appunto, nelle varie azioni parlamentari a difesa della linea, tra cui l’interrogazione al Senato a firma della senatrice. E’ doveroso tuttavia citare, oltre all’interrogazione della Pezzopane, quella del senatore Francesco Aracri e quella dell’onorevole Pilozzi, tutti nostri ospiti all’incontro del 9 novembre».

«Cosa abbiamo fatto in concreto? Direi molto – sottolinea Rosaria – Abbiamo organizzato una serie di iniziative sul territorio per sensibilizzare i cittadini, abbiamo coinvolto scuole e università, abbiamo convocato tavoli di confronto con Rfi, Trenitalia e Regioni, abbiamo cercato documenti con formali accessi agli atti per non lasciare che fosse il ‘si dice’ a guidare le scelte e le posizioni. Penso per esempio al progetto del treno-ambulatorio medico, a firma del professor Angelaccio della facoltà di ingegneria di Tor Vergata di cui ci siamo fatti tramite presso le Regioni di competenza. Posso solo dire che dalla fondazione del Comitato ad oggi non c’è stato giorno in cui non ci siamo occupati della ferrovia».

L’iniziativa del 2 marzo, promossa dallo stesso comitato, si colloca come esperienza condivisa a livello nazionale in difesa delle strade ferrate abbandonate. L’evento ha raggiunto quest’anno la settima edizione. «Quest’anno – spiega Rosaria – abbiamo aderito per la prima volta, organizzando un convegno gemellato con Rotaie Molise, associazione che si batte per la difesa della linea Pescara – Napoli, di cui fa parte anche il tratto Sulmona- Carpinone».

Il comune di Capistrello ha candidato come bene dell’umanità all’Unesco una parte della tratta della ferrovia Avezzano-Roccasecca. Reazioni? «Questi – risponde Rosaria – forse sono effetti positivi di una catena di interesse che abbiamo contributo ad alimentare. Siamo stati felici, in occasione della giornata del 2 marzo, quando durante il dibattito l’assessore Mariani ci ha informati ufficialmente che, proprio per il ruolo svolto sinora, il comitato ‘Salviamo la Ferrovia Avezzano-Roccasecca’ farà parte del gruppo di lavoro che si occuperà del progetto da sottoporre agli organi competenti ai fini del riconoscimento del tratto in questione (Avezzano – Pescocanale) come patrimonio della umanità. Con l’avvicinarsi delle elezioni regionali, poi, abbiamo invitato tutti i candidati alla presidenza della Regione Abruzzo a confrontarsi sul tema trasporti per chiarire, sin d’ora, cosa prevedono i loro programmi per la linea Avezzano-Roccasecca. Dal giorno dopo la riapertura, dovremo occuparci di riqualificare il servizio, con orari meglio pensati e meglio raccordati con quelli degli autobus, con carrozze più pulite e decorose, con stazioni meno fatiscenti. Abbiamo già iniziato a lavorare ad un evento, che presumibilmente cadrà a settembre, con un treno speciale: una locomotiva a vapore che farà l’intero tratto andata e ritorno da Avezzano a Roccasecca con un paio di soste intermedie. Un tuffo nel passato a rivedere il pennacchio bianco sbuffare lungo la nostra bella valle, in una immagine dal sapore di altri tempi».

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Perché un comitato per i Piani Palentini? Quali battaglie avete sinora portato avanti? «Il comitato Piani Palentini nasce per contrastare la realizzazione di una mega discarica in località Trasolero, tra Capistrello e Corcumello. La nostra non era una battaglia per il ‘No’ a prescindere, ma il progetto presentava una serie di punti non chiari. Siamo stati i primi a sollevare queste irregolarità. Siamo stati ammessi alla Conferenza dei Servizi e abbiamo presentato le nostre osservazioni. Il risultato è che oggi il sito dove doveva sorgere la mega discarica è stato dichiarato Sito di Interesse Comunitario da parte della Unione Europea. Circa 3 anni fa, poi, abbiamo sollevato una irregolarità nella mancanza della installazione dei contatori da parte del Cam per le utenze del Comune di Capistrello con conseguente pagamento a forfait e non a misura, fortemente penalizzante soprattutto per i non residenti. Oggi il Comune, dopo una serie di azioni, informa di essere riuscito finalmente ad attuare una convenzione del 2011 con cui si era sancito l’accordo tra Cam e Comune di passare al sistema a misura».

Un’altra battaglia poi è sicuramente quella dei pedaggi autostradali. A seguito del rincaro che l’autostrada A24 ha avuto all’inizio del 2014, il Comitato ha lanciato una petizione on line. In pochi giorni ha raccolto circa 2500 firme. La questione ha attirato l’attenzione delle istituzioni locali: il Comune di Avezzano si è fatto capofila di un ricorso al Tar e la senatrice Stefania Pezzopane si è fatta promotrice di una azione parlamentare che oggi, viste le dichiarazioni del ministro Lupi, pare dare i primi risultati importanti.

Inoltre, tra le iniziative di riqualificazione, il Comitato ha scelto di aderire al progetto di realizzazione di una pista ciclabile nei Piani Palentini, già presentato dai Comuni di Scurcola, Magliano, Sante Marie e Cese, invitando il Comune di Capistrello ad aprire un tavolo tecnico al fine di inserire nel progetto anche le aree di propria competenza.

«Un nostro cruccio, infine, su cui spesso richiamiamo l’attenzione da parte dei Comuni interessati, è lo stato di abbandono dei Piani Palentini. Complici tanti fattori, intere aree si sono trasformate in discariche abusive, anche di materiali pericolosi e rifiuti speciali che, inevitabilmente, entrano nel ciclo dell’acqua e quindi in quello alimentare, contribuendo a mettere a rischio la salute di tutti noi. E’ doveroso da parte mia ringraziare tutti i miei compagni di viaggio. Un ringraziamento particolare va a Dino De Vecchis del comitato ‘Piani Palentini’ e Emilio Cancelli del comitato ‘Salviamo la Ferrovia Avezzano-Roccasecca’, con cui condivido la ‘responsabilità’ di questi due gruppi».

La forza di Rosaria, come lei stessa ci tiene ad affermare, deriva dai suoi genitori, che le hanno dato queste meravigliose appartenenze. Siamo la nostra terra, odoriamo dei nostri alberi, viviamo della nostra natura. Recidere le radici è il passo falso degli sciocchi.

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