Lucia Zingariello da Lilli Gruber

15 marzo 2014 | 13:21
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Lucia Zingariello da Lilli Gruber

Lucia Zingariello e la macchina del fango protagonisti ieri sera ad Otto e mezzo.

Il Contratto sessuale tra la segretaria e l’assessore De Fanis al centro della trasmissione su La7 di Lilli Gruber con in studio Beppe Severgnini (Corriere della Sera) e in collegamento da Milano la scrittrice Lorella Zanardi.

«Non ho mai firmato nessun contratto con De Fanis. L’unico contratto che ho firmato è stato 10 anni fa con mio marito».

La Gruber chiede apertamente alla Zingariello: «L’Assessore le ha mai proposto di firmare un contratto?».
La Zingariello risponde timidamente: «Se un post it con su scritto [i]un gioco[/i]… si può chiamare contratto!» dice l’ex-segretaria ammettendo timidamente un gioco tra i due e prosegue confessando una «particolare propensione dell’assessore nei suoi riguardi» ma negando la relazione.

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I mezzi d’informazione hanno pubblicato ben 3 tre copie diverse di questo presunto contratto sessuale, una versione con il suo nome, una senza e una a colori.

Lilly Gruber lascia che la Zingariello racconti la mattina della perquisizione quando «7 guardie forestali hanno fatto irruzione alle 5.40 per perquisire l’appartamento di 60 metri quadri». Solo alle 12 è stato permesso alla signora di poter contattare un legale e «le guardie hanno perquisito il miniappartamento portando via molte carte del marito e il telefonino della figlia.

Durissime la parole della Zingariello raccontando le umiliazioni della perquisizione avvenuta il 12 novembre 2013, viene esortata a raccontare dalla Gruber il dettaglio della «mortificazione inutile – inflittale dal responsabile della squadra della Forestale, prosegue la Zingariello visibilmente agitata, che le ha – vietato di essere accompagnata in bagno dall’agente donna. L’uomo l’ha perquisita e obbligata alla sua presenza in bagno».

Una umiliazione inutile.

«Sono stata trattatta come un’assassina di bambini. Condannata dagli stessi agenti prima ancora di essere rinviata a giudizio.»

«Ma di cosa abbiamo parlato in questi due mesi?» è la domanda della Gruber che apre il dibattito in studio.

La macchina del fango ha distrutto la figura di questa donna per seguire la necessità di gossip dei lettori.

«Sono i tipici argomenti che attraggono i lettori, fanno click e fanno vendere più copie.» Il giudizio lapidario di Beppe Severgnini, secondo cui i giornalisti hanno seguito il filone delle indagini per l’appetibilità dell’argomento fornendo dettagli squallidi ed inutili, ai fini delle indagini, con l’unico obiettivo di sfamare la curiosità e il voyeurismo dei lettori.

La Zingariello promette querele a tutte le testate che hanno speculato sulla sua storia ed a tutti i commentatori di facebook che hanno lasciato frasi offensive sul suo profilo. Non risparmia un affondo a Chiodi che «si è lamentato d’aver visto distrutta la sua dignità ma quando è successo a me non ha proferito parola. Facevo parte della sua squadra, ma si è visto bene dal prendere le mie difese.»

L’ex segretaria è coindagata dalla Procura di Pescara per peculato, concussione e truffa.

La donna si difende in tv nel giorno in cui per l’ex assessore De Fanis cade la misura degli arresti ai domiciliari dove si trovava da quattro mesi. Il gip, accogliendo la richiesta dei suoi avvocati Massimo Cirulli e Domenico Frattura, ha disposto per l’ex assessore l’obbligo di dimora. Il giudice per le indagini preliminari Mariacarla Sacco ha motivato così il suo provvedimento: «Alla luce del tempo decorso dall’applicazione della misura cautelare, perché De Fanis si è sempre mostrato rispettoso delle prescrizioni stabilite nei suoi confronti e anche per l’imminenza dell’incidente probatorio». Il 15 aprile, infatti, Zingariello incrocerà ancora De Fanis per un confronto sulle presunte tangenti.

IL VIDEO DELLA TRASMISSIONE ‘OTTO E MEZZO’ SU LA7

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