La Scuola al Campo di Concentramento di Sulmona

16 marzo 2014 | 16:54
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La Scuola al Campo di Concentramento di Sulmona

L’associazione Terra Adriatica insieme agli alunni dell’Istituto comprensivo Serafini-Di Stefano di Sulmona, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, l’associazione “Volontari delle frazioni ( Badia, Bagnaturo, Case Lupi, Fonte d’Amore e San Pietro)” nonché la Bibliomediateca del Comune di Popoli e l’associazione “Il sentiero della libertà-Freedom Trail” hanno organizzato per il giorno 11 marzo, una in visita al Campo di concentramento per prigionieri di guerra numero 78 .

Se non siete riusciti a trovare il nesso che accomuna enti e persone presenti nell’elenco è solo perché è insolito che la sensibilità e la generosità facciano notizia. L’occasione per una visita al Campo 78, campo di concentramento della frazione sulmonese di Fonte D’Amore, è fornita dal centenario dell’inizio della prima guerra mondiale, triste anniversario che ricorre quest’anno e dal settantesimo anno dalla liberazione dell’Abruzzo dall’occupante tedesco nel giugno del 1944.

L’unico modo per celebrare la pace è non dimenticare le guerre. E per non dimenticare fondamentale è conoscere i fatti, dunque studiare non solo sui libri ma anche, perché no, tramite esperienze dirette sul territorio. L’idea è appunto questa: dare, ai ragazzi delle scuole ma anche a gruppi di persone che abbiano mostrato interesse, la possibilità di visitare il campo di concentramento di Fonte d’Amore che, tra il 1916 e i primi mesi del 1919, ospitò deportati dai vari teatri della Prima Guerra Mondiale e, più tardi, nel corso del secondo conflitto mondiale dal 1940 al 1943, i prigionieri inglesi, americani e jugoslavi catturati prevalentemente nella campagna d’Africa e nei Balcani.

90 sono stati gli alunni di terza media dell’ Istituto Comprensivo Serafini-Di Stefano di Sulmona a partecipare alla visita guidata al Campo di Fonte d’Amore e all’Abbazia Celestiniana. L’organizzazione di questa uscita didattica è stata resa possibile fin da subito dai docenti delle materie umanistiche, della Scuola media “Panfilo Serafini” e dal Dirigente Scolastico, che hanno coinvolto i ragazzi delle terze classi, motivandoli nell’approfondimento degli argomenti inerenti alla visita, trattati nell’arco dell’anno scolastico corrente.

L’accesso al sito militare è stato reso possibile dalla disponibilità con cui il personale della Soprintendenza per i Beni storici, Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo a Sulmona, coadiuvato dalla Dottoressa Anna Rita Glisenti e dal Dottor Diego Bucci , ha organizzato e coordinato con la nostra Associazione gran parte dei dettagli riguardo la visita al Campo militare di Fonte d’Amore.

La mediazione della Soprintendenza con gli uffici preposti dell’Esercito Italiano, custode del sito in questione, è stato uno dei passaggi più importanti, frutto di un lungo lavoro predisposto già da diversi mesi, per l’ottenimento dei permessi necessari per l’accesso al sito militare.

{{*ExtraImg_191707_ArtImgCenter_500x333_}}Alla realizzazione del progetto hanno contribuito, inoltre, la sentita partecipazione del Comune di Sulmona che ha concesso il Patrocinio del proprio Ente ed ha garantito il trasporto gratuito degli alunni, e l’impegno dei membri dell’Associazione Volontari delle Frazioni che, oltre a coadiuvare la logistica delle scolaresche in visita al Campo78, hanno attivamente contribuito alla valorizzazione del territorio ed al recupero di alcune aree pedemontane comprese quelle adiacenti all’ex campo di concentramento. Uno dei risultati più brillanti del lavoro dei Volontari delle Frazioni è il recente recupero dell’area antistante al Campo di Fonte d’Amore, dove sorge la Fontana della Vittoria, patrimonio di notevole interesse storico nei pressi della frazione di Fonte d’Amore, costruita nel 1833 in epoca Borbonica, intitolata nel 1919 all’Italia che esce “trionfante”, ma devastata, dalla Guerra.

La visita guidata come occasione di riflessione sulla storia e sul patrimonio culturale locale, è un’idea dell’Associazione Terra Adriatica, giovane realtà no profit che opera sul territorio con numerosi progetti frutto del lavoro di squadra di tutti coloro che ne condividono le intenzioni statuarie. A guidare i gruppi nella visita è stato Mario Setta, professore di Storia e Filosofia, coautore, insieme ad altri stimati nomi della ricerca storica contemporanea, di vari testi sulle vicende legate al Campo 78, e consigliere dell’associazione culturale “Il sentiero della libertà – Freedom Trail”.

Partecipe dell’evento è stata anche la dottoressa Danila Giunta della Bibliomediateca comunale di Popoli, lettrice volontaria di una selezione di brani tratti dalle memorie dei soldati in Guerra. La visita guidata rientra in un più ampio progetto internazionale promosso dall’associazione Terra Adriatica che è impegnata nella raccolta di fondi e aiuti per la ricostruzione di scuole dei villaggi di Hasanovići, Čelebići, Studenčica, Solakova, in Bosnia Erzegovina. Gli alunni della scuola media Panfilo Serafini di Sulmona, partners del progetto, hanno contribuito con grande slancio emotivo e immensa generosità donando di propria mano una cospicua somma di denaro che verrà interamente devoluta alle scuole bosniache per l’acquisto di arredi scolastici. Vogliamo ripartire da quel lontano 1914, dalla Bosnia e dall’Italia, dove la guerra schierò l’un contro l’altro due popoli che per secoli hanno condiviso i propri destini lungo le sponde del mare in comune. Nel 2014, cento anni dopo, il progetto si rivolge proprio ai più piccoli cittadini dell’una e dell’altra sponda dell’Adriatico, volendo ricostruire quei ponti di reciproca comunicazione e solidarietà , spesso invisibili, ma più solidi, resistenti e duraturi di molti altri costruiti in pietra.